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Gheddafi alla Sapienza, università blindata

L'arrivo del leader libico Muammar Gheddafi all'aeroporto di Ciampino

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La visita in Italia del leader libico Muammar Gheddafi non fa discutere solo gli ambienti politici, ma anche quelli universitari. L'Onda studentesca romana, infatti, si mobilita contro l'arrivo del "colonnello" a Roma: per oggi, quando Gheddafi visiterà La Sapienza per un incontro in Aula magna, gli studenti dei collettivi hanno organizzato un presidio davanti alla Facoltà di Lettere per protestare contro il trattato tra Italia e Libia firmato lo scorso agosto e, in particolare, contro "l'articolo 19 di questo trattato che mette sullo stesso piano la lotta al terrorismo, la lotta al traffico di sostanze stupefacenti e l'immigrazione clandestina".   Mobilitazione e sicurezza - Gli studenti che si sono recati, come ogni mattina, all'Università La Sapienza di Roma, hanno trovato oggi una città universitaria blindata: camionette di Polizia e Carabinieri, dieci finora sul perimetro dell'Università, Polizia municipale a presidiare tutte le vie d'accesso, e motociclette 'falchi' della Polizia che pattugliano gli ingressi principali.  Alle 10 è previsto un presidio studentesco di fronte la facoltà di Lettere e uno dei portavoce degli studenti, Francesco Raparelli, ha detto ieri che non accadrà quanto già accaduto in occasione della visita del Papa, quando gli studenti che volevano contestare sono stati lasciati fuori dall'ateneo.   Scenario inusuale - All'interno della città universitaria, intanto, si schierano gli agenti del Reparto Mobile della Polizia e i Carabinieri in assetto antisommossa. I viali dell'ateneo sono completamente transennati. Lo scenario è dunque inusuale: la scalinata del rettorato, di solito ingombra di ragazzi e ragazze è vuota, così come il perimetro della Fontana di Minerva completamente asciutta.    Esami a rischio - Le misure di sicurezza predisposte per la visita del colonnello Muammar Gheddafi stanno provocando alcuni disagi agli studenti della Sapienza, che oggi devono affrontare la sessione d'esami. I corridoi transennati creati all'interno della città universitaria hanno costretto ragazzi e ragazze a scavalcare in alcuni punti, e con qualche difficolta': "Ho la gonna, come faccio a passare?", ha chiesto Valentina, studentessa di Lettere a un agente della polizia in borghese che, comprensivo, ha spostato in via eccezionale una transenna. Non è andata altrettanto bene a Cinzia che, difronte alla stessa difficoltà, è dovuta tornare indietro fino a piazzale Aldo Moro per imboccare il corridoio giusto, quello che la porta all'ingresso della facoltà: "Sono la prima della mia sessione", ha spiegato con disappunto, "ma rischio di fare tardi e di saltare l'esame". Anche in virtù di queste difficoltà, poliziotti e carabinieri sono stati posti all'ingresso della città universitaria, in piazzale Aldo Moro, per instradare gli studenti e dare loro tutte le informazioni necessarie.

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