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Psicodramma Pd-M5s, centrodestra all'assalto di Bari e del fortino rosso di Firenze

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A Bari la frattura tra Pd e M5s sembra senza soluzione Le primarie programmate per domani in città per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra, come ricordato via social da Vito Leccese, sono state annullate "per una decisione unilaterale dei movimenti che sostengono il candidato avversario", Michele Laforgia. Il riferimento è ovviamente al Movimento di Giuseppe Conte che, anche se non espressamente nominato nel post su Facebook, viene messo nel mirino dal candidato appoggiato dai dem: "Qualcuno sta usando la città di Bari per il proprio tornaconto elettorale". Che alla fine, è il ragionamento, potrebbe favorire il centrodestra. Un rischio evidenziato da Elly Schlein che sempre via social ha rilanciato il suo intervento a favore di Leccese ricordando che "abbiamo sempre lavorato per l’unità e continueremo a farlo, e sosterremo Vito anche se vorrà tentare ancora il dialogo per trovare una soluzione unitaria, ma senza accettare alcuna imposizione". La lettura di Schlein è però contestata dal Conte: "Oggi dire che il M5s favorisce la destra è un ragionamento malato, viziato. Ma forse sono gli scandali della politica, quando ci sono anche da questo lato, che favoriscono la destra". "Io non riesco a capire - aggiunge - perché si debbano scaricare tensioni interne, lotte fratricide tra capicorrente e capibastone all'interno del Pd, sul M5s. Questo io non lo permetto perché il Movimento ritiene che legalità e trasparenza non siano negoziabili davanti a chiunque".

 

L'ex premier, ospite della trasmissione 'Accordi&Disaccordi', ricorda di aver atteso per "mesi un altro nome della società civile di Bari" ma "l'unico nome su cui il Pd si è abbarbicato" è stato quello del capo di gabinetto di Decaro. E riguardo alle primarie, poi, evidenzia che "noi non siamo attrezzati per competere, il Pd le vincerebbe sempre". A questo punto appare difficile, se non impossibile, arrivare a una soluzione unitaria per ricomporre il campo largo. "Cercare disperatamente un terzo candidato? Ci sono passato dalla Basilicata, abbiamo bruciato 10 candidati... per carità. Abbiamo già dato", taglia corto Conte.

Sul fronte opposto intanto la destra potrebbe annunciare a stretto giro il proprio candidato. Sul tavolo ci sarebbero i nomi del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, per Forza Italia, e del senatore di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre. Eppure Matteo Salvini, atteso domattina proprio a Bari per un evento organizzato dalla Lega, sembra aprire a una soluzione alternativa: "Mi auguro che dopo anni di sinistra con Decaro e Emiliano, il centrodestra, spero a guida Lega, vinca anche a Bari". La certezza per il vicepremier è che "le divisioni sono tutte dall'altra parte con Conte e Schlein che se le danno di santa ragione. Però non aspettiamo gli errori degli altri per arrivare a vincere. Guardiamo in casa nostra".

 

Ragionamento che la coalizione ha messo in pratica per quanto riguarda Firenze. Subito dopo che Eike Schmidt ha ufficializzato la sua corsa per Palazzo Vecchio è infatti arrivato il sostegno convinto da parte di FdI, Lega e FI per l'ex direttore degli Uffizi da poco alla guida del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli. "Con Schmidt per la prima volta ce la giochiamo anche a Firenze", le parole di Salvini, mentre il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, parla di "ottima notizia per Firenze" e di "pessima notizia per la sinistra. Lo sosterremo con tenacia". Sulla stessa linea FI che attraverso il responsabile enti locali Maurizio Gasparri definisce quella di Schmidt "una scelta di grande qualità e competenza. Vediamo in lui un garante assoluto di competenza amministrativa e di capacità manageriali e culturali, essenziali per Firenze".

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