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Kata, la bimba scomparsa diventa un caso politico: "Colpa degli hotel occupati"

Christian Campigli
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Sei mesi senza Kata. Senza uno straccio di indizio, senza una pista investigativa da seguire. Con i genitori che, nella loro inconsolabile disperazione (per altro comprensibile) hanno avuto la pessima idea di rivolgersi a dei sensitivi. Un segnale evidente: per loro, solo con un miracolo potranno rivedere la propria figlia. Una vicenda, quella della bimba di 5 anni scomparsa e inghiottita dal buio lo scorso 10 giugno, della quale non si parla sostanzialmente più. Il nostro giornale, al contrario, non ha accettato questa linea. Perché non si può pretendere che una bambina venga strappata all'affetto della sua famiglia senza chiedere con monotona insistenza spiegazioni. Che è successo in quel sabato di fine primavera, quando Firenze si preparava alle due semifinali di calcio in costume e, a 50 chilometri di distanza, all'autodromo del Mugello, si correva il Motomondiale? Kata è stata rapita da un pedofilo, da una banda di rom e poi portata in una capitale straniera (si era parlato di Madrid) a mendicare per strada, uccisa per vendetta nei confronti dello zio (che avrebbe gestito il business delle camere occupate abusivamente all'ex hotel Astor e poi "rivendute") o fatta giungere segretamente in Perù? E se è stata davvero uccisa, dov'è il suo corpo?

 

 

 

 

Un tema, quello della scomparsa della bambina sudamericana, entrato di prepotenza anche nella campagna elettorale per le amministrative che decideranno il successore di Dario Nardella alla guida di Firenze. Matteo Renzi, durante la presentazione della candidata di Italia Viva, Stefania Saccardi, ha puntato il dito contro chi ha consentito quella (e molte altre) occupazioni abusive sulle rive dell'Arno. "Una bambina è scomparsa a giugno. Viveva in una struttura occupata abusivamente. La città dell'Istituto degli Innocenti non può fare finta di nulla. Se una bambina scompare la città è in lutto". Una posizione condivisa in toto anche da Stefania Saccardi. "Non si lasciano per mesi le bambine negli hotel occupati tra centinaia di delinquenti”. E nel silenzio assordante di una città assuefatta persino a certi orrori, il nostro giornale continuerà ostinatamente a chiedere cosa sia successo a una bambina innocente, inghiottita da un hotel occupato abusivamente, nell'indifferenza della classe dirigente che, da sempre, amministra Firenze. 

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