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Francesco Rutelli organizza una rimpatriata per i trent'anni dalla sua elezione

Claudio Querques
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Diciamo prima quello che non sarà. Non sarà un amarcord. A Francesco Rutelli non piacerebbe. Una ricorrenza da vivere lasciandosi prendere dai morsi della nostalgia. Tra i presenti ci saranno nomi eccellenti, ognuno con i suoi trascorsi, vittime e carnefici di quel narcisismo patologico che ha contagiato tanti leader del centrosinistra. E non sarà neanche una di quelle convention dove dietro le quinte si sparla e dal palco si distribuiscono assoluzioni. Casomai, ironia, divertissement, voglia di non prendere tutto sul serio invitando sul palco attori e comici. La scenografia è già apparecchiata, il copione studiato, un breviario civile senza accuse e colpi bassi. L’ex radicale che rinunciò all’autoblu e giunse in Campidoglio scortato dai pizzardoni giocherà in casa: nella Sala Petrassi dell’Auditorium, un incontro pubblico nel luogo dove fu posta la prima pietra di quello che sarebbe diventato lo Scarafaggio di Renzo Piano. Luogo che Francesco sente un po’ anche «suo» per celebrare il prossimo lunedì 4 dicembre il 30esimo anniversario della prima elezione diretta del sindaco. Torta e candeline per una data simbolo: quel giorno vinse lui e significò una svolta per il Paese che da quel giorno avrebbe eletto dal basso i suoi sindaci. Svolta fu anche per Silvio Berlusconi che ruppe gli indugi e decise di scendere in campo – usò proprio queste parole potenti – per sostenere il rivale Gianfranco Fini. Poi arrivarono Forza Italia, gli «azzurri», «la nazionale» del Cavaliere che scippò al calcio il nuovo linguaggio e alla sinistra l’egemonia. Quella scelta di posizionarsi nell’altra metà campo sarebbe durata fino ai giorni nostri.

 

 

Rutelli ha scritto una lettera agli «amici» di ieri e di oggi. Mette in guardia. Ogni riferimento è puramente casuale, non vuole «strumentalizzazioni politiche». Vietato ad esempio collegare quell’elezione diretta del sindaco con il disegno di legge sul Premierato della presidente Casellati che sta per approdare nella Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. L’evento prossimo del 4 dicembre è nato da una serie di «scambi informali», «proposte proveniente da diversi nostri colleghi in vista di questa scadenza che capita appunto ogni trent’anni...». Testi, testimonianze, video, in cui verrà raccontata l’esperienza di governo della città, «il gioco di squadra» di una generazione di trentenni. Nell’Aula Giulio Cesare sedevano personaggi come Pannella, Fini, Frattini, etc, etc. Altri tempi. Ma ricordare certe figure e certi profili, il tratto più nobile della politica, rimpiangere i tempi andati, è proprio quello che Rutelli – 69 anni, ex ministro dell’Ambiente nel governo Ciampi e ora presidente di Anica - vorrebbe evitare. Nella sua lettera ha chiesto ad ognuno di raccogliere in due cartelle le proposte fornendo in caso anche materiali editi e inediti. Non solo i «successi» ma anche quei progetti che non sono andati a buon fine. Uno su tutti: la candidatura alle Olimpiadi che poi furono assegnate ad Atene. Verrà mostrata una mappa digitale per localizzare l’impatto che quell’amministrazione ebbe sulla città, ricordata l’esperienza del Giubileo di ieri per non ripetere gli stessi errori nel Giubileo di domani.

 

 

Un comitato organizzativo formato da Claudio Rosi, Luigi Zanda, Michele Civita, Riccardo Milana e Maurizio Venafro ha già raccolto idee, contributi, suggerimenti, «elementi significativi di un lavoro durato 7 anni». Hanno già dato la loro adesione Walter Veltroni, Goffredo Bettini, Paolo Gentiloni, Walter Tocci, Esterino Montino, Loredana De Petris, Linda Lanzillotta. E ovviamente ci sarà anche il sindaco Roberto Gualtieri. Che non sarà un incontro tra reduci, lo abbiamo detto. Scene da grande freddo, autocelebrazioni esibizione di intellettuali fumantini ed ex leader caduti in disgrazia. Nulla di tutto questo. Il compito della contestualizzazione storica sarà affidato a Corrado Augias. È prevista la partecipazione di Francesca Reggiani mentre Massimo Wertmuller reciterà una poesia del Belli e non mancheranno altre sorprese. Dalle 10 del mattino alle 16,30 una giornata «dal carattere strutturale ma sintetico, vivace e anche allegro». In platea ci saranno gli studenti della Scuola di servizio civico fondata dall’ex primo cittadino invia Ostiense. Per il finanziamento è stata aperta una sottoscrizione. I primi 1000 euro li ha versati lui, Rutelli. E già sa «che non saranno gli ultimi...». Quando si dice l'esperienza.

 

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