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Forza Italia, ecco la tregua di Paestum: il partito si ricompatta nel Berlusconi day

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C’è chi l’ha ribattezzato il patto di Paestum. Non si sa se sia una vera pace o, più probabilmente, solo una tregua, ’armata’ per giunta. Sta di fatto che il Berlusconi day ha ricompattato Forza Italia, almeno per la durata della ’tre giorni’ in memoria del Cav. Ieri sera, dopo i fuochi di artificio in piscina a conclusione del compleanno-ricordo del leader azzurro, che avrebbe compiuto 87 anni, Antonio Tajani ha riunito a cena (in una sala dell’albergo Mec, non molto lontano dall’Ariston, sede della kermesse) tutto lo stato maggiore azzurro (capigruppo e ministri in testa), parlamentari e dirigenti. “Berlusconi, purtroppo, non c’è più, ognuno deve fare la sua parte”, l’incipit del saluto di Tajani che avrebbe invitato tutti a rimboccarsi le maniche in vista delle prossime scadenze elettorali, a cominciare dalle europee.

 

 

“Abbiamo la responsabilità e il dovere di andare avanti e guardare al futuro”, si sarebbe raccomandato, secondo l’Andkronos, il numero uno di FI per poi chiedere di “marciare uniti, consapevole delle tante incognite sul cammino da qui al Congresso nazionale di fine febbraio. La gestione del partito sarà collegiale, domani cambieremo statuto con nuove regole per la democrazia interna”. Parole suonate ai più come una mossa per buttare alle spalle le divisioni tra correnti. Tra gli interventi, anche quello di Licia Ronzulli, capogruppo al Senato: “Ben vengano eventi come quello di Paestum, servono anche da collante, a cementare i rapporti come capita nei team building…”.

 

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