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Debito pubblico, Feltri spiana la sinistra: "Bidone di inganni e bugie"

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Nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NADEF), approvata dal Consiglio dei ministri, è stato stabilito un aumento del deficit al 4,3% – rispetto al 3,7% precedentemente concordato – per finanziare la manovra del 2024: in questo modo, le risorse per la Legge di bilancio ricavate in deficit passano da 4,5 a 14 miliardi. Per quanto riguarda il debito pubblico, l'Italia si sta impegnando a ridurre gradualmente questa cifra. Si prevede che il debito scenderà dal 140,2% del PIL nel 2023 al 140,1% nel 2024, 139,9% nel 2025 e infine 139,6% nel 2026. Questa tendenza al ribasso è un segnale positivo per la stabilità finanziaria del paese e può contribuire a migliorare la sua capacità di ottenere finanziamenti a costi più bassi. Le polemiche sullo spread sono state stroncate sul nascere proprio dal premier: "Si augurano il male dell’Italia sperando di strappare un po’ di potere per sé", ha detto.

 

 

Ora, a schierarsi al fianco del presidente del Consiglio e a smascherare l'ipocrisia delle opposizioni ci ha pensato Vittorio Feltri. Con due lapidari cinguettii, il direttore editoriale de Il Giornale ha svelato qual è l'intenzione di chi getta fango sull'attuale governo: "La politica a volte fa ridere e schifo ad un tempo. La sinistra vuole silurare la Meloni a causa del debito pubblico provocato dai governi del passato", ha scritto su X, tirando implicitamente in ballo Mario Draghi e Giuseppe Conte. Ma non è tutto. Al primo tweet ne è seguito un altro, ancora più duro. Il bersaglio? La sinistra. "La sinistra italiana è un bidone pieno di inganni e bugie", ha digitato. 

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