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Spesa, parte il "carrello tricolore": più sconti e meno tasse

Dario Martini
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Parte il «trimestre tricolore». Da domenica primo ottobre, fino al 31 dicembre, gli italiani troveranno beni di prima necessità e di largo consumo a prezzi scontati quando andranno a fare la spesa. Non c’è una lista predefinita di alimenti e prodotti inseriti nel paniere, e nemmeno un ammontare predefinito degli sconti. Si tratta di un meccanismo molto flessibile. Il patto siglato ieri a Palazzo Chigi con le principali associazioni della distribuzione e della produzione è «sperimentale». Come ha spiegato Giorgia Meloni, se avrà successo sarà rinnovato. È possibile elencare quali saranno i prodotti che sicuramente entreranno nella lista calmierata: pasta, zucchero, latte, uova, riso, sale, farina, cereali, biscotti, pelati e olio.

 

 

Non solo alimenti, anche prodotti per l’igiene personale. Al momento, frutta e verdura freschi, così come la carne, dovrebbero restare esclusi. Il trimestre anti-inflazione si applicherà ad una «selezione di articoli rientranti nel cosiddetto carrello della spesa e di prima necessità, nel rispetto della libertà di impresa e delle strategie di mercato delle singole aziende che aderenti», si legge infatti nel protocollo d’intesa firmato a Palazzo Chigi dalle associazioni della distribuzione e del commercio (Gdo e dettaglio), insieme ad alcune associazioni che rappresentano i settori delle farmacie e parafarmacie. Nel «carrello tricolore», come è già stato ribattezzato, rientrano anche i prodotti per l’infanzia e perla cura della persona. Il protocollo è il frutto di un lungo lavoro del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in collaborazione con il collega responsabile di Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.

 

 

Nelle more del protocollo, composto da 13 articoli, viene esplicitamente scritto che «il paniere su cui applicare prezzi calmierati viene definito da ciascuna impresa distributiva anche sulla base del concreto supporto delle imprese delle filiere, ricomprendendo quanto più possibile prodotti di prima necessità alimentari e non, ad esclusione degli alcolici».
All’iniziativa hanno aderito associazioni della distribuzione moderna, del commercio tradizionale, esercenti e cooperative al settore farmaceutico e parafarmaceutico (Federdistribuzione, Ancd - Conad, Ancc Coop, Confcommercio, Fiesa Confesercenti, Confcooperative- consumo e utenza, Confimprese, Federfarma, Assofarm, Farmacieunite, Federfardis, Mnlf, Culpi, Fnpi, Unaftisp). Il Patto ha registrato la condivisione delle principali associazioni dell’industria alimentare e non (Federalimentare, Centromarca, IBC, Union alimentari Confapi, Unionfood, Assogiocattoli, Confimi industria), dell’artigianato (Cna, Confartigianato, Casartigiani), cooperative (Legacoop agroalimentare, Confcooperative–Fedagripesca) e dell’agricoltura (Coldiretti, Confagricoltura, Filiera Italia, Copagri, CIA). Al momento sono circa 22mila i punti vendita che avranno i beni a prezzi calmierati, ma il numero è destinato a crescere sensibimente. L’elenco di chi ha già aderito, in aggiornamento continuo, è consultabile online al link https://mimit.gov.it/it/anti-inflazione. 

 

 

«Credo che questo sia un modello da perseguire in ogni contesto e che sia la forza dell’Italia», il commento di Urso. Tra le catene più note, possiamo citare Esselunga, Conad, Carrefour, Pam, Elite, Tigre, Famila, Decò e Coop.
«Questa iniziativa porterà risultati se le filiere riusciranno a sostenere l’organizzazione, perché non tutte hanno la stessa forza contrattuale», ha spiegato Lollobrigida. Come saranno contrassegnati i prodotti scontati? Gli esercizi aderenti dovranno renderli facilmente riconoscibili esponendo sugli scaffali il logo del "Trimestre anti-inflazione": un carrello della spesa tricolore, oggetto della campagna di comunicazione che verrà avviata nei prossimi giorni con l’obiettivo di promuovere l’iniziativa.
Il premier Meloni, presentando il Patto, si è detta molto orgogliosa del risultato raggiunto: «Il segnale più bello che diamo oggi è che questa Nazione è ancora in grado di tenersi per mano, di lavorare verso lo stesso obiettivo, di capire che non c’è provvedimento, non c’è governo, non c’è persona che possa risolvere i problemi da solo se poi non c’è la capacità di lavorare tutti nella stessa direzione». Secondo Assoutenti, il risparmio per le tasche degli italiani dovrebbe ammontare a 4 miliardi.

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