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Matteo Salvini, il piano per sbancare in Europa: "Tutto il centrodestra unito"

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Un piano per l'Europa. Il vicepremier, ministro e leader della Lega, Matteo Salvini, in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato che "la sfida è evitare a tutti i costi che la sinistra possa restare nel governo europeo dopo tutti i danni e gli scandali". E per questo serve "tutto il centrodestra unito" compresa Marine Le Pen e "senza i socialisti". Salvini si è detto "certo che tutti i partiti della maggioranza, a partire da Fratelli d’Italia e Forza Italia, condividano l’obiettivo". "Sono pronto a proporre un patto scritto, prima del voto" per le elezioni europee del prossimo giugno, ha affermato Salvini, "niente compromessi con la sinistra". "Non posso credere che tra i nostri alleati ed elettori ci sia qualcuno che preferisca le sinistre o Macron al centrodestra unito", ha aggiunto il vicepremier, "escludere qualcuno a priori dall’alleanza di centrodestra è miope, il vento è chiaro e le elezioni europee saranno decisive".

 

Per Salvini, che domani incontrerà l’alleata storica Marine Le Pen, è "sorprendente" che il ministro Tajani auspichi un’alleanza in Europa tra popolari, conservatori e liberali che ricomprenderebbe il presidente francese che "ha attaccato duramente e senza motivo" l’Italia. "Io sono impegnato per unire tutto il centrodestra", ha insistito, ""l’unità delle nostre famiglie politiche, che hanno solide radici valoriali comuni, va costruita a ogni costo: è una delle eredità di Silvio Berlusconi". 

 

Nel corso dell'intervista il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  ha parlato anche dei sondaggi che danno in crescita la Lega: “Il governo sta operando bene, i sondaggi sono molto positivi e la Lega cresce in modo rilevante anche secondo il sondaggio pubblicato proprio dal Corriere. Non possiamo rovinare questo lavoro di squadra”. Ma torna anche ad attaccare Frans Timmermans, l'olandese primo vicepresidente della Commissione europea: "Non difende gli interessi di lavoratori e imprenditori italiani o europei: con le sue scelte disastrose aiuta la Cina, qualche banchiere e alcune multinazionali straniere molto ricche e potenti. Ha un approccio ideologico preoccupante. L’attuale Commissione è nata grazie a una manciata di voti, 9, tra cui quelli grillini: si può e si deve cambiare”.

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