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Tagadà, Gualtieri e il dietrofront sulla Fascia Verde: “Forse salveremo le Euro4”

Luca De Lellis
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Il dietrofront del Campidoglio a seguito delle proteste dei cittadini nei confronti dell’estensione della Ztl Fascia Verde anche nella periferia di Roma è, in parte, realtà. In queste ore Roberto Gualtieri è alle prese con la ridefinizione dei limiti di circolazione nella capitale imposti dalle norme sull’inquinamento ambientale. Durante la puntata di Tagadà, trasmissione andata in onda su La7 venerdì 19 febbraio, la conduttrice Tiziana Panella ha interrogato il sindaco proprio su questo tema: “Ci sono regole nazionali e regionali sulla qualità ambientale da rispettare. Alcuni dei veicoli che si ritiene io abbia deciso di non far circolare – cioè quelli fino a Euro2 –, è dal 2016 che non potrebbero farlo. Il problema è che nessuno controlla”.

 

 

Il riferimento è, ovviamente, all’amministrazione precedente di Virginia Raggi. Che, secondo il parere dell’attuale primo cittadino, non avrebbe attuato questi provvedimenti. Addirittura, sostiene, “a Milano il limite esiste già per veicoli Euro5 e tra poco anche Euro6”. E per quanto riguarda l’allargamento della zona Fascia Verde, “sempre a Milano è praticamente tutta la città”. Gualtieri difende il proprio operato, scaricando le responsabilità “su un’ordinanza firmata nel 2019 dalla Raggi, che impediva già allora ai veicoli fino a Euro3 di circolare”. E anche sulle imposizioni della Regione Lazio, “che voleva escludere dal traffico anche gli Euro5”. Noi, afferma il sindaco del Pd, “abbiamo detto di no, perché così era troppo, e ci siamo accordati su Euro4”.

 

 

Ma dopo le contestazioni di molti romani si è arrivati al dietrofront. Quindi abbiamo detto “dateci la possibilità di fare una revisione tra qualche mese, in modo da poter confrontare i dati sulla qualità dell’aria”. La conduttrice incalza sui problemi concreti di chi, non potendosi permettere di cambiare automobile, sarebbe allora costretto a prendere i mezzi di trasporto di Roma, da sempre rebus apparentemente irrisolvibile della capitale. Questa la risposta dell’ospite in studio: “Stiamo cercando di risolvere proprio questo problema, anche perché i trasporti funzionano male e sono sottofinanziati. Ma ci vuole tempo. Forse riusciremo a non far entrare il limite per gli Euro4 in questo autunno. Però – conclude Gualtieri - bisogna fare i conti anche con il problema della qualità dell’aria, che danneggia la salute delle persone ed è un intervento obbligato”. Sul modello di riferimento di Milano chiamato Deroghe e Move In, “la soluzione è quella di concedere un tetto di chilometri massimo alle auto anche molto vecchie, con Euro più bassi”.

 

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