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Governo al lavoro, il Ponte sullo Stretto va avanti con Fiducia

Edoardo Romagnoli
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Il governo vuole mettere la fiducia sul decreto legge per la realizzazione del ponte sullo Stretto. Ieri il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha chiesto in Aula alla Camera di votare la fiducia sul testo. Votazione che si terrà oggi per appello nominale a partire dalle 12, prima ci saranno le dichiarazioni di voto a partire dalle 10.30, mentre dalle 13 alle 20 è prevista la votazione degli ordini del giorno; si potrà andare avanti anche dalle 21 alle 24. Mentre nella seduta di domani alle 10.30 si terrà il voto finale dopo le dichiarazioni di voto a partire dalle 9.

Matteo Salvini ha dichiarato che vuole andare fino in fondo: «Il mio Ministero è quello che ha più soldi dei fondi europei: li voglio spendere tutti, fino all’ultimo euro, e spenderli bene. Stiamo investendo su strade e ferrovie in Sicilia e Calabria miliardi di euro: fermare tutto per i 3 km che separano da sempre la Sicilia dal resto d’Italia è una follia; quindi il ponte non solo è un diritto dei siciliani ma è qualcosa che l’Italia intera e l’Europa si attende da decenni. Così come per altre infrastrutture, io penso che sia doveroso farlo perché gli ingegneri italiani sono i migliori al mondo, quindi entro l’anno prossimo si parte coi lavori, a Dio piacendo». Quindi per il ministro i lavori inizieranno l’anno prossimo, ma quanto ci vorrà per vedere terminata l’opera? Qualche giono fa Rosario Fiorello, showman e siciliano doc, ha voluto lanciare la sfida e nel corso della rassegna di «Viva Rai2» si è rivolto direttamente a Salvini dicendo: «Matteo te lo giuro se davvero il ponte sarà pronto in nove anni farò come Paolantoni per lo scudetto del Napoli, lo attraverserò nudo, da Messina a Reggio Calabria, con solo una pentola davanti. Basta anche una tazzina...E camminerò ciondolando».

 

 

 

Il riferimento era al «fioretto» dell’attore Francesco Paolantoni che aveva promesso una sfilata nudo sul lungomare di Napoli in caso di vittoria del campionato della squadra partenopea. Promessa che ha mantenuto camminando nudo, con una pentola di pasta e fagioli a far da foglia di fico, il giorno del terzo scudetto del Napoli. Sfida accolta dal ministro delle Infrastrutture che ha risposto a distanza di qualche giorno: «Magari nudo no, ma in costume sicuramente, preparati!». Non era la prima volta che il conduttore catanese ironizzava con Salvini sul ponte. Una volta, riferendosi al ministro, aveva detto: «Lancia il ponte per l’Europa in vero truciolato tibetano, a impatto ecologico zero». In un’altra occasione aveva lasciato da parte l’ironia per esprimere tutti i suoi dubbi sull’infrastruttura: «Prima di fare il ponte facciamo le strade della Sicilia, facciamo il binario doppio della ferrovia. Che sulla Catania-Palermo si vanno ad allenare i motociclisti della Parigi-Dakar». Adesso non resta che aspettare per vedere chi avrà ragione. In un caso non vedremo il ponte, nell’altro ci sarà Fiorello vestito solo di una tazzina che attraversa lo Stretto da Messina a Reggio Calabria.

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