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Matteo Salvini: acciaio Ilva per fare il Ponte sullo Stretto

Dario Martini
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Le ricadute economiche di una grande opera come il Ponte sullo Stretto possono essere molteplici. A indicarne una è Matteo Salvini: per realizzare il collegamento tra Calabria e Sicilia sarà utilizzato l’acciaio dell’ex Ilva. L’opera, secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervistato dalla "Gazzetta del Mezzogiorno", garantirebbe «anni di commesse piene» all’acciaieria di Taranto. «Gli investimenti sono cospicui- spiega il vicepremier- e sono costantemente in contatto con gli amministratori locali di tutti i colori politici».

Domani il decreto legge del Ponte sullo Stretto, terminato l’iter in commissione alla Camera, approderà in Aula. Va inviato al Senato entro il 30 maggio, e non è escluso che il governo decida di porre la fiducia sul provvedimento. I costi dell’opera, rispetto a una stima iniziale di 10 miliardi di euro, sono stati fatti salire a 13,5 come è scritto nella previsione allegata al Documento di economia e finanza. A questa cifra bisogna aggiungere altri 1,1 miliardi per le opere complementari e di ottimizzazione alle connessioni ferroviarie, per un totale quindi di 14,6 miliardi. Le coperture vanno trovate, e proprio il Def sottolinea che andranno «definite in sede di legge di bilancio».

Al finanziamento dell’opera si intende provvedere mediante le risorse messe a disposizione dalle Regioni a valere, in particolare, sui Fondi per lo Sviluppo e la Coesione; l’individuazione, in sede di definizione della legge di bilancio 2024, della copertura finanziaria pluriennale a carico del bilancio dello Stato; e, infine, i finanziamenti contratti sul mercato nazionale e internazionale. Saranno considerate prioritarie - si legge nell’allegato al Def - le interlocuzioni con finanziatori istituzionali quali la Banca europea degli investimenti e Cassa depositi e prestiti, ma anche l’accesso alle sovvenzioni del fondo europeo Cef (Connecting Europe FacilityCef).

Nelle scorse settimane Salvini ha fatto sapere che presenterà il progetto in un tour nelle città europee per illustrare i vantaggi dell’opera e trovare potenziali investitori interessati a finanziarla. Il «roadshow», come si dice in gergo, partirà dopo gli approfondimenti del progetto, perché il ministro dovrà presentare la versione definitiva. Ieri Salvini ha ricordato come il Ponte si inserisca in un quadro più ampio di potenziamento delle infrastrutture del Paese: «In Calabria e Sicilia siamo già al lavoro su strade e ferrovie con 3,4 miliardi disponibili solo per la linea Palermo-Catania. C’è il bando per il completamento della metropolitana di Salerno e cito i 2,7 miliardi per l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria. L’elenco sarebbe ancora più lungo. A questo si accompagna il progetto simbolo: il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia che sarà fondamentale per tutto il Sud, per l’Italia e per l’Europa». 

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