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Migranti, la Germania sposa la linea dura dell'Italia: sì a norme più rigorose

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La ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser e quello delle Finanze, Christian Lindner, si sono espressi entrambi a favore di una rotta più rigorosa nella politica di asilo dell’Unione europea. Faeser ha dichiarato ad Handelsblatt che la politica migratoria europea deve essere maggiormente orientata a limitare il numero di rifugiati. Sui canali Rtl e n-tv, Lindner si è espresso a favore della protezione delle frontiere esterne dell’Ue anche con recinzioni, se necessario. «Garantiremo l’identificazione, la registrazione e lo screening affidabili delle persone alle frontiere esterne dell’Ue», ha detto Faeser a Handelsblatt, secondo cui il fatto che gli Stati dell’Ue avessero già concordato il necessario regolamento di screening è stato «un importante passo avanti». «Ora stiamo negoziando le procedure alle frontiere esterne dell’Ue per decidere entro un breve periodo di tempo sulla protezione delle persone con scarse prospettive di asilo nell’Ue», ha spiegato Faeser.

 

 

«Quindi i richiedenti asilo respinti possono essere rapidamente rimpatriati dalle frontiere esterne dell’Ue», ha aggiunto poi la ministra tedesca. Faeser ritiene inoltre che siano «necessari» maggiori controlli alle frontiere perché la protezione delle frontiere esterne dell’Ue «non funziona ancora in modo adeguato». «Credo che per stabilire il controllo, si debba considerare anche la protezione fisica del confine esterno», ha ribadito Lindner in un talk show su Rtl e n-tv. Quando gli è stato chiesto, ha parlato anche di recinzioni, sottolineando però di essere «favorevole alla possibilità che, allo stesso tempo, l’immigrazione umanitaria e qualificata sia resa legalmente più facile». La Germania si accoda quindi alla linea dura dell’Italia sulle politiche di immigrazione.

 

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