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Dimartedì, Santoro smonta Schlein: "Rivoluzione? Ecco chi c'è dietro"

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C'è attesa per il nuovo Pd di Elly Schlein ma i dubbi sulla neosegretaria sono numerosi, a partire dalla presunta "novità" della sua leadership. Michele Santoro nel corso di Dimartedì, il programma di Giovanni Floris su La7, premette che è stata una sorpresa positiva l'ascesa di due donne come Giorgia Meloni e la stessa Schlein nel panorama politico italiano "un po' asfittico". "Ora però ci sono due donne in campo, una da una parte e una dall'altra, in un paese dove la speranza veramente sembrava sepolta viva".

 

Detto questo, cominciano le stoccate alla dem che alle primarie ha saputo "conquistare soprattutto il consenso di quelli che odiavano il Pd", afferma Santoro. Infatti mentre Stefano Bonaccini aveva il sostegno degli iscritti, Schlein è stata eletta grazia al voto di tanti "esterni".  Il giornalista poi ironizza sul milione e passa di voti dem alle primarie, una cifra "sospetta" perché poi alle elezioni non si traduce in voti. Tornando a Schlein, la neo-segretaria "ha fatto qualcosina nella vita ma non è che è andata a occupare le terre... Dietro ha molte delle correnti del Pd, onestamente voglio vedrei che fa. Poi c'è una cosa che mi divide da lei", spiega il giornalista. Il riferimento è alla posizione sulla guerra in Ucraina: "Lei ha la linea di Luca e Paolo, si esce dalla guerra mandando le armi, e non è la linea che ho io" afferma in riferimento al duo comico che fa la copertina di Dimartedì.

 

Santoro ne fa anche una questione di genere alla vigilia della Festa della Donna: "Noi ci crediamo che le donne possano portare nella politica un po' di passione e una logica diversa dai maschi. Se dietro Schlein c'è il suggeritore Franceschini io non lo so che rivoluzioni può fare, le stesse che ha fatto Franceschini. Ovvero nessuna". 

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