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Primarie Pd, il dato che scatena il tam tam su Elly Shlein: "Facciamo notte"

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Chiusi i seggi delle primarie del Partito Democratico. Lo stop al voto è scattato alle ore 20, stando a quanto viene riferito da fonti dem, dalle 21 in poi cominceranno ad affluire i dati definitivi sull’affluenza (alle 13 avevano votato 598.121 elettori). "Molto probabile", dicono fonti della Commissione, che si supererà la soglia del milione di votanti. Il dato è atteso perché molti osservatori notano come da una partecipazioni ampia e che quindi va oltre il numero degli iscritti che si sono espressi nei circoli che hanno premiato Stefano Bonaccini, possa aumentare le possibilità di elezione di Elly Schlein. E c'è "ottimismo" al comitato della candidata al teatro Diamante di Roma sul traguardo di un milione di voti raggiunti ai gazebo per eleggere il nuovo segretario Pd. Già presenti al quartier generale Francesco Boccia, Chiara Braga, Alessandro Zan, Cecilia Delia, Marco Sarracino, Antonio Misiani, Marco Furfaro e Michela Di Biase.

 

"Attenzione, si può fare notte!", mettono in guardia dal Comitato Schlein in riferimento alla composizione della nuova Assemblea nazionale, il ’parlamentino dem’. Ogni regione ha un ’peso' elettorale diverso e, quindi, elegge un numeri di delegati differente. Conta allora vincere non tanto in senso assoluto ma nelle regioni più forti elettoralmente, la Lombardia per esempio. "In passato, il vincitore delle primarie era stra favorito, vinceva e faceva man bassa di delegati -spiegano al Comitato Schlein -. Quest’anno, per la prima volta nella storia del Pd, le primarie sono contese. Quindi, bisognerà contare bene i voti di lista e verificare il numero di eletti".

 

Un lavoro che può essere complesso e, quindi, "si può fare notte". Sarebbe uno scenario inedito in casa dem, con i numeri dell’Assemblea in bilico. È la stessa situazione che si verifica nelle elezioni presidenziali americane, dove ogni Stato elegge un numero differenze di grandi elettori che poi scelgono il presidente. Come negli Usa, quindi, anche per le primarie ci sono regioni più importanti e gli Stati ago della bilancia: "Lo swing State italiano è la Toscana", suggeriscono a Comitato Schlein.

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