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Governo, Berlusconi approva i primi 100 giorni: “Bilancio positivo, direzione giusta”

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Il primo bilancio dei 100 giorni di governo dell’Esecutivo Meloni è «positivo» per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Intervistato da Il Messaggero, il Cav sottolinea che «i primi passi sembra siano andati nella direzione giusta. E comunque gli obiettivi della nostra coalizione e del Governo riguardano l’intera legislatura». In vista delle regionali in Lombardia e Lazio, il leader azzurro ricorda che «in democrazia il risultato delle elezioni non è mai scontato. Per questo è indispensabile che ogni elettore vada a votare. Fatta questa premessa, naturalmente sono fiducioso che nel Lazio prevalga la voglia di cambiare dopo anni di immobilismo. Sono anche fiducioso che il voto in Lombardia continui a premiare i nostri trent’anni di buongoverno». La tornata elettorale, sottolinea Berlusconi, rafforzerà Forza Italia, che è «indispensabile sul piano dei numeri e soprattutto sul piano politico. Non esisterebbe un centrodestra di governo senza i liberali, i cattolici, i garantisti, gli europeisti, gli atlantisti, che siamo noi di Forza Italia, senza il centro del Partito Popolare Europeo che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia. Nessun altro, né dentro né fuori dal centrodestra, può assumersi questo ruolo». 

 

 

Sul fronte opposto, «l’unica forza della sinistra che vedo in buona salute è quella del Movimento 5 Stelle che credo siano lontanissimi dal pensare di riconoscere la leadership della sinistra a un segretario del Pd, chiunque sia». All’Esecutivo Meloni, Berlusconi non ha «critiche specifiche da fare. Ci vuole sempre, per lavorare bene insieme, un minimo di rodaggio», e nella fase di progettazione che segue questi primi mesi di lavoro su urgenze, il contributo di Forza Italia sarà concentrato su «gli obbiettivi di legislatura che corrispondono alle nostre posizioni di sempre e agli impegni assunti in campagna elettorale: una riforma fiscale basata sul taglio delle aliquote e la flat tax, l’aumento delle pensioni minime a 1000 euro al mese, le possibilità per i giovani di trovare un lavoro attraverso la totale detassazione e decontribuzione dei contratti di primo impiego, la semplificazione della burocrazia, una riforma garantista della giustizia». 

 

 

Berlusconi ha parlato pure del rapporto con il premier Giorgia Meloni: «Parliamo spesso e di tanti argomenti, a cominciare dallo scenario internazionale, che mi preoccupa particolarmente. Ci incontreremo appena le rispettive agende lo consentiranno, ma questo non mi pare un tema così importante. Nel ventunesimo secolo esistono molti modi per comunicare anche senza la presenza fisica». Il leader di FI respinge voci che vorrebbero che avesse chiesto al ministro Carlo Nordio, prima che diventasse ministro, di passare con Forza Italia («è davvero la prima volta che sento dire una cosa del genere»), ma, dice, «è tuttavia innegabile che le sue idee sulla giustizia coincidono assolutamente con le nostre idee». Sulla riforma della Giustizia, inoltre, «non mi risulta che la Lega abbia posizioni diverse da quelle di FI - dice netto - la riforma è un complesso organico di provvedimenti, tutti indispensabili e coerenti fra loro. È una delle questioni essenziali sulle quali si fonda il patto di governo per questa legislatura». Ultimo argomento delle dichiarazioni di Berlusconi è iI partito unico del centrodestra: «Mi auguro che si farà, perché significherebbe il compimento del bipolarismo. Certo, sul modello del Partito Repubblicano americano, dovrebbe essere un soggetto plurale, nel quale i principi liberali e cristiani, quelli che noi rappresentiamo, dovranno essere protagonisti»., la risposta di Berlusconi.

 

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