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Sciopero dei benzinai flop: aderisce il 36%. Revocata la seconda giornata

Gianni Di Capua
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Dopo una trattativa serrata con il governo i benzinai revocano il secondo giorno di sciopero: i self service hanno riaperto già ieri alle 19, oggi il servizio sarà regolare, come proposto martedì sera da Faib Confesercenti. «Prendiamo atto della revoca dello sciopero da parte dei benzinai che è frutto anche dell’ascolto del Governo rispetto alle esigenze del comparto» ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti. «L’ascolto non si è esaurito nei 4 incontri in due settimane, ma prosegue con un tavolo già convocato per l’8 febbraio dove si affronteranno le priorità per la categoria. Auspichiamo che arrivi a definire questioni che si trascinano da anni.

 

Il governo ha mantenuto inalterato lo spirito di trasparenza che caratterizza, e dà il nome al decreto, lasciando la norma che impone l’esposizione del cartello con il prezzo medio. Una norma di chiarezza che va a tutela dei cittadini, ma anche della categoria. Questa maggioranza e questo Esecutivo continueranno a lavorare con senso di responsabilità per trovare le migliori risposte nell’interesse di tutti». Una scelta che «non vuol dire smontare la partita», frenano però i gestori, perché «la mobilitazione rimane in piedi» e «se il decreto legge dovesse uscire dal Parlamento così come è stato proposto il 14-15 gennaio noi torneremo alla carica con la mobilitazione perché è inattuabile e inutilmente punitivo nei confronti dei gestori», spiega il presidente Fegica Roberto Di Vincenzo al termine del secondo incontro al Mimit.

«È stato apprezzato - commenta il ministro delle Imprese Adolfo Urso- l’impegno continuo del governo a migliorare il testo del decreto legge che mantiene fisso il principio della trasparenza a beneficio sia dei consumatori che degli stessi gestori». «Soprattutto è stata riconosciuta l’importanza dell’insediamento di un tavolo permanente per il riordino complessivo del settore a cui bisogna riconoscere il lavoro quotidiano al servizio dei cittadini, come nel periodo della pandemia», conclude Urso. I gestori però non sono soddisfatti. Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio lamentano che «le proposte emendative avanzate dal governo al suo stesso decreto non rimuovono l’intenzione manifesta di individuare i benzinai come i destinatari di adempimenti confusi».

 

Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato sottolinea l’azione efficace dell’Esecutivo: «La decisione dei benzinai di revocare lo sciopero è frutto dell’iniziativa del governo Meloni. Le proposte avanzate alle controparti avevano portato, ieri, a una prima divisione nel fronte sindacale e, oggi, alla scelta di evitare la seconda giornata di sciopero che, comunque non ha raccolto un’ampia adesione. Siamo perciò soddisfatti - conclude Malan - Le sigle sindacali hanno recepito lo spirito di ascolto del governo e le proposte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dimostrando inoltre senso di responsabilità verso i cittadini che sarebbero stati i primi ad essere penalizzati da questo sciopero». 

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