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Manovra, richiesta di 43 correzioni dalla Ragioneria Generale: mancano le coperture

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La Ragioneria Generale dello Stato ha chiesto di apportare 43 correzioni al testo della manovra e lo stralcio dell’emendamento che prevede lo stanziamento di 450 milioni di risorse ai Comuni. Portando così ad un rinvio dei lavori nell’Aula della Camera: “Considerata la complessità della nota trasmessa dalla Ragioneria generale dello Stato, è necessario disporre di un ulteriore tempo ai fini della formulazione della proposta da presentare all’assemblea”. In particolare è stato chiesto di cancellare dall’articolo della legge di bilancio che disciplina la nuova Carta della cultura per i giovani, la parte relativa alle coperture: si chiede di non finanziare la nuova 18App per il 2023 con i fondi già stanziati per il 2022 e quindi di eliminare la frase: “Nell’anno 2023 la Carta della cultura Giovani è assegnata ai nati nell’anno 2004 mediante utilizzo delle risorse già impegnate nell’anno 2022”.

 

 

E ancora: ai componenti del tavolo permanente fra le categorie interessate che dovrà trovare soluzioni per mitigare l’incidenza dei costi delle transazioni elettroniche di valore fino a 30 euro a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni con ricavi fino a 400.000 euro, “non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati. Poi il contratto tra il Ministero delle imprese e del made in Italy e la società Centro di Produzione Spa, Radio Radicale, viene prorogato fino al 31 dicembre 2023 e non fino al 31 dicembre 2025: “L’emendamento risulta essere privo di copertura finanziaria per gli anni 2024 e 2025 e quindi si limita il contratto al solo 2023. Per lo svolgimento del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari è autorizzata la spesa massima di 8 milioni di euro per l’anno 2023”.

 

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