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Manovra, Forza Italia spinge sulle pensioni minime. Selezionati 450 emendamenti

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Terminata la selezione dei 450 emendamenti segnalati alla manovra economica, 200 in capo alla maggioranza e 250 scelti tra quelli delle opposizioni, resta da risolvere la partita interna alle forze che sostengono il governo di Giorgia Meloni su alcuni nodi politici legati alla legge di bilancio, a partire da quello sulle pensioni. Forza Italia perora la causa dei sussidi di anzianità partano da 600 euro, a riguardo oggi si è speso nuovamente il leader Silvio Berlusconi. Domani si apre una settimana chiave per l’iter parlamentare del testo, che la maggioranza vorrebbe approvare alla Camera entro il 23 dicembre per poi trasferirlo al Senato il 26 e concludere le votazioni a Palazzo Madama prima del 31 per evitare l’esercizio provvisorio. I tempi sono stretti. Mercoledì arriverà il giudizio da parte della Commissione Ue sul documento di programmazione economica. Giovedì invece partirà il voto degli emendamenti in Commissione Bilancio che si protrarrà fino a domenica 18 dicembre. 

 

 

Ieri gli emendamenti, poco più di 3mila in totale, erano stati sfrondati, con circa mille testi valutati non ammissibili. Oggi il nuovo taglio con i segnalati, su cui si concentrano le modifiche da apportare al testo ritenute prioritarie. Forza Italia, a quanto filtra, ha inserito tra i suoi testi quello per l’innalzamento delle pensioni minime di anzianità a 600 euro e quello sull’incremento ad 8mila euro della decontribuzione per l’assunzione dei giovani a tempo indeterminato. Fra i testi di Fratelli d’Italia, invece, ci sarebbe quello che abroga la card 18 app che assegna un plafond ai nei maggiorenni per l’acquisto di libri e biglietti per cinema, teatro ed eventi culturali. «È pronto un miliardo da destinare alle misure per il Sud in manovra, è un segnale importantissimo quello annunciato da Palazzo Chigi, che sta lavorando ad un pacchetto di emendamenti per promuovere anche nel 2023 gli investimenti nelle aree del Mezzogiorno e per le Zes», ha rivendicato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro di FdI. 

 

 

Ma a porre i nodi pensioni ed autonomia è direttamente Berlusconi. «È necessario fare il massimo sforzo possibile per aumentare le pensioni minime a mille euro, che resta l’obiettivo di Forza Italia per la legislatura», ha sostenuto dopo un pranzo ad Arcore con il vertice del partito. «Siamo impegnati per la detassazione e la decontribuzione totale dei nuovi assunti - ha aggiunto - che devono costare alle aziende la stessa cifra che percepiscono come stipendio». Poi il leader di FI ha avvisato di valutare «con prudenza la proposta di autonomia differenziata che non deve in alcun modo penalizzare le Regioni del Sud Italia e dovrebbe essere agganciata a una riforma istituzionale in senso presidenzialista». L’iter va avanti.

 

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