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Centrodestra, riparte il tiro al bersaglio dall'estero. Financial Times a valanga su Fontana e Berlusconi

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Dopo qualche settimana di tregua riparte il tiro al bersaglio dall'estero. L’elezione del leghista Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera viene salutata dal britannico Financial Times con queste parole: "un euroscettico ammiratore di Vladimir Putin" la cui elezione "alimenta nuovi timori sulla direzione della politica estera italiana sotto un nuovo governo di destra".

Il giornale finanziario dedica un profilo all'ex ministro della Famiglia e degli Affari europei, definito "uno stretto alleato di Matteo Salvini nel partito populista della Lega e un oppositore socialmente conservatore dell’omosessualità". La sua elezione "ha evidenziato le profonde tensioni e la feroce rivalità personale tra i tre leader", Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. "Secondo gli analisti, l’elezione di Fontana a presidente della Camera, riflette il forte potere e l’influenza dell’ala filo-russa della Lega di Salvini, da cui dipenderà la stabilità del nuovo governo", sottolinea il giornale, ricordando che la leader di Fdi ha invece "denunciato con forza l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e ha promesso di continuare a sostenere" l’Ucraina "Ma durante la campagna elettorale, Salvini si è apertamente lamentato del prezzo pesante che gli italiani stanno pagando per le sanzioni economiche contro la Russia, evidenziando le tensioni all’interno dell’alleanza di destra"", scrive ancora il Financial Times, secondo cui "i dubbi sulla capacità e sull’impegno del nuovo governo di continuare il percorso seguito da Mario Draghi saranno amplificati dall’elezione di Fontana".

 

Un'altra stilettata è sferrata all'indirizzo di Berlusconi "ormai 86enne e dipendente da assistenti che lo aiutano a camminare, furioso per essere stato eclissato politicamente da una donna che lui stesso ha nominato ministro nel 2008" si legge nell'articolo che cita anche gli appunti ripresi dalle telecamere in cui il presidente di Forza Italia ha scritto "prepotente, supponente, arrogante e offensiva" nei confronti della premer in pectore. 

Solo due settimane fa il giornale britannico aveva respinto le accuse di nostalgie fasciste di Meloni in un articolo a firma dello Timothy Garton Ash che, un po' a sorpresa, aveva scritto che la democrazia è oggi più a rischio negli Stati Uniti che in Italia. 

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