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Conte spara a zero su Draghi: “Né pace e né condizionatori. Che gran successo…”

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Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, all’evento di chiusura della campagna elettorale, in piazza Santi Apostoli a Roma, ha lanciato una pesante bordata a Mario Draghi mettendo insieme il conflitto tra Mosca e Kiev e la crisi dell'energia: “La guerra in Ucraina, con quale strategia siamo? Vogliamo un negoziato o no? Il governo dei migliori ci ha detto o pace o condizionatori, la pace è fuori dai radar e i condizionatori sono spenti e no sappiamo se accenderemo il riscaldamento quest’inverno. Che gran successo…”.

 


“Ci avevano - ha poi continuato Conte dal palco romano - dato per morti. Questa piazza però mi sembra sintomo di buona salute. Ancora una volta si sono sbagliati. Domenica 25 settembre è un momento importante per la nostra comunità nazionale e dobbiamo scegliere, non possiamo tergiversare, non possiamo rimanere indifferenti e non comprendere la portata storica di questo voto. Siamo chiamati tutti a decidere se alzare gli stipendi di chi prende 2, 3, 4 euro lordi l’ora o, in alternativa, decidere di alzare gli stipendi di chi già prende 10 mila euro netti al mese. Dobbiamo decidere se abbassare le tasse, detassare le pensioni di tutti coloro che arrivano a mille euro al mese o fare come Giorgia Meloni che ha votato la legge Fornero. Dobbiamo decidere - le parole in chiusura di campagna elettorale - se vogliamo che la regola siano contatti di un giorno, contratti a tempo determinato che non superano i 30 giorni, continuare con il Jobs Act oppure che la regola sia un contratto a tempo indeterminato”.

 

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