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Gianluigi Paragone avvisa Giorgia Meloni: “Ti faranno cadere”. Il pericolo del Mattarella-bis

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Gianluigi Paragone, leader di Italexit, ha presenziato a Torino per una iniziativa elettorale, e ha mandato un messaggio a Giorgia Meloni, numero uno di Fratelli d’Italia, in vista delle elezioni del 25 settembre: «Se la Meloni si illude di andare a Palazzo Chigi e fare cose diverse rispetto all’agenda Draghi se lo tolga dalla testa. A parte che secondo me non durerà molto, perché quando vuoi essere buona con ambienti che non ti vogliono ti faranno cadere. Lei è diventata parte del sistema: che si affretta a rassicurare i mercati, a darsi questo aplomb, a fornire garanzie. Vuol dire che sostanzialmente è prossima a rifare le cose che dicevano gli altri prima. Il punto centrale della nostra campagna elettorale è dire la verità agli italiani e cioè che dal 26 settembre, che vinca il centrodestra o il centrosinistra, non cambierà nulla per ora”.

 

 

Paragone crede poi che il secondo mandato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “non sia un complotto, ma  un disegno politico. Il bis settennato non mi piace per niente, lo considero pericoloso, è un altro precedente alla Costituzione, ma lui evidentemente ha un disegno politico da perseguire», ossia «continuare sulla rotta dell’agenda Draghi. Dal 26 settembre si deve andare avanti esattamente come il Capo dello Stato ha già deciso, Mattarella ha un disegno preciso e il bis al Quirinale è li a dimostrarlo”. A chi gli chiede se dopo le elezioni Mattarella dovrebbe dimettersi, Paragone replica così: “L’eleganza vorrebbe un passaggio di questo tipo, ma non credo sia nel novero delle cose. Non ha mai fatto menzione di questa opzione quindi vuole fare il Presidente della Repubblica ancora per tanto, fino a che quel disegno non va a compimento”.

 

 

“La Rai - si lamenta poi Paragone - non ci dà gli spazi, alla faccia della par condicio e della televisione pubblica. Le trasmissioni sono tutte ad appannaggio di quattro o cinque persone, anche uno come Calenda che viaggia al quattro per cento deve avere la visibilità come se avesse il 30%. Prenderemo il massimo possibile, perché stiamo andando in giro per l’Italia. Siamo gli unici che si confrontano, gli altri vanno in televisione, beati loro perché hanno la  Rai che dà loro gli spazi”.

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