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Il ministro Roberto Speranza piazza il fedelissimo. Promozione last minute per l'amico

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A neanche un mese dal voto Roberto Speranza nomina il "fedelissimo" Stefano Lorusso a capo della direzione generale della Programmazione sanitaria. Poltrona molto ambita in un settore strategico all'interno del ministero della Sanità. L'ufficio era vacante dopo le dimissioni di inizio luglio di Andrea Urbani. Speranza avrebbe potuto aspettare l'esito delle elezioni, lasciando che ad occuparsi della questione fosse il nuovo ministro. Invece, in piena campagna elettorale, ha preferito passare all'azione. Lorusso è considerato molto vicino al segretario di Art-1-Mdp. La sua è una carriera lampo, coincisa con l'ascesa di Speranza. Il mese da segnare è settembre 2019.

Quando Speranza è diventato ministro della Salute e Lorusso ha assunto la carica di direttore generale della Asl di Frosinone. In Ciociaria è rimasto pochi mesi, fino al 31 maggio 2020, quando è arrivata la chiamata di Speranza, che lo ha voluto al suo fianco nella veste di capo della segreteria tecnica del ministro. Un ruolo di massima fiducia. Come spiegò allora lo stesso Lorusso, «la proposta d'incarico mi è giunta direttamente da un ministro della Repubblica che stimo molto e conosco». I due, infatti, sono nati entrambi a Potenza. Lorusso nel 1975, Speranza nel 1979. Nonostante qualche anno di differenza, pare che si sono conosciuti ai tempi del liceo. Alla fine si sono ritrovati.

 

Da compagni di scuola all'impegno fianco a fianco al ministero della Salute. Lorusso è rimasto a capo della segreteria di Speranza fino al novembre del 2021, quando il suo conterraneo gli ha fatto fare un ulteriore salto, promuovendolo dg dell'Unità di attuazione del Pnrr, competente per le attività relative alla missione 6 del Piano europeo di ripresa e resilienza, del coordinamento con i competenti uffici della Commissione europea e della vigilanza sull'adozione di criteri di selezione adeguati da parte dei titolari dei singoli programmi. Anche in questo caso, l'incarico non è durato nemmeno un anno solare. D'altronde, non poteva dire di no alla Programmazione sanitaria.

 

Questa direzione è il cuore del Ministero: distribuisce i soldi del Pnrr del piano sanitario nazionale e dei piani di settore. Le sue competenze sono vastissime: dall'analisi dei fabbisogni finanziari del Ssn ai costi standard in sanità, dalla verifica dei piani di rientro dai disavanzi regionali al monitoraggio della spesa. Lorusso ha sicuramente le competenze adatte. Laureato in economia e commercio nel 1999, è considerato un esperto di «economia sanitaria». Anche se nei primi annidi carriera - come si legge dal suo curriculum - si è occupato di altro, da operatore di polizia municipale a Potenza a impiegato al Banco di Napoli nella gestione di fidi e fondi d'investimento.

 

La sua ultima promozione al Ministero viene criticata dal senatore di Fratelli d'Italia, Francesco Zaffini, segretario della commissione Sanità di Palazzo Madama: «Speranza ha nominato alla Programmazione sanitaria il suo ex capo segreteria oltre che compagno di banco a Potenza. Non è casuale. Questa posizione distribuirà le risorse previste dal Pnrr e dei piani di settore. Per la sinistra conta solo la gestione del potere. Continua il mal costume di questo governo che vede alcuni suoi ministri intenti nel fare nomine per salvare i "propri uomini" e continuare, anche se bocciati dal voto popolare, a controllare i ministeri».

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