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L'Aria che Tira, Tommaso Cerno e lo sfogo contro il Pd: “Corrano da soli, Giorgia Meloni non è fascista”

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Una voce fuori dal coro all’interno del Partito Democratico. Tommaso Cerno, senatore dem e giornalista, è ospite dell’edizione del 26 luglio de L’Aria che Tira, programma tv di La7 condotto da Francesco Magnani, e dice basta alle accuse di fascismo a Giorgia Meloni e dà una serie di consigli ad Enrico Letta in vista delle elezioni politiche del 25 settembre: “Letta deve avere il coraggio di andare da solo. Passare dai giaguari alle tigri è una cosa che lascio fare a loro. L'Italia è in un momento di gigantesco cambiamento, il centrodestra sta vivendo il passaggio politica naturale alla leadership di Giorgia Meloni. Può piacere o no, lo decideranno gli italiani, ma la politica quella vera, non quella delle poltrone e dei ragionamenti, dice che, dopo Silvio Berlusconi e dopo il fallimento di Matteo Salvini, la destra ha un leader e si chiama Meloni. Sarà lei a dimostrarci se è capace di farlo, non saranno i giornali americani, che non hanno mai capito nulla dell'Italia, a spiegarci se vincerà. È chiaro che questo passaggio è storico, da un leader nato alla fine degli anni ‘70 non si torna indietro, c’è nella destra questa sensazione che tutto può cambiare, ma questo è il bello e questo succederà”.

 

 

“Do un consiglio a Letta, non può - sottolinea Cerno - candidarsi alleato con gente che non vuole lui come leader, deve andare da solo, deve avere il coraggio, anche davanti all’ipotesi di una sconfitta, con l’augurio che questa volta il Pd stia all’opposizione e non vada al governo con un sotterfugio come ha fatto negli ultimi anni, di sfidare la nuova destra con una nuova sinistra. Deve lasciar perdere questa illusione ottica del centro, che viene sempre alla fine di ogni sistema come il miraggio alla fine della traversata nel deserto che ti dà l’impressione di aver trovato l’acqua. Non esiste questo, esistono due modelli di Italia che si andranno a scontrare con la peggior legge elettorale possibile, con un Pd dell’epoca che voleva con una legge elettorale sconfiggere il Movimento 5 Stelle, ma non ci è riuscito. Auguro al Pd di non credere anche stavolta che la legge elettorale vale più del voto. Gli italiani non hanno bisogno di queste regole”. 

 

 

Cerno conclude poi così un discorso accorato: “Mi auguro che il disco rotto della sinistra, il disco delle grandi occasioni, il disco delle inchieste tirate fuori dai cassetti come facevano con Berlusconi, che volevano battere perché aveva le televisioni e il conflitto di interessi, vengano usate anche contro la Meloni con questa idiozia del fascismo. La sinistra deve far capire che cosa è, che cosa vuole e la sfidi e cerchi una volta di vincere nelle urne e poi governare”.

 

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