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Coffee Break, Alan Friedman e la valanga di insulti a Giorgia Meloni: “Razzista, omofobica e di destra estrema”

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Nell’edizione del 26 luglio di Coffee Break, programma tv del mattino di La7 condotto da Andrea Pancan, è ospite Alan Friedman. Il giornalista americano considera il 'problema geopolitico' dell'eventuale vittoria di Giorgia Meloni alle Elezioni Politiche di settembre: “C’è qualcuno che sta cercando di spacciare la narrativa che Giorgia Meloni è ben introdotta con l’ambasciata degli Usa a Roma, ma in realtà lei era ben introdotta con l’ambasciatore di Donald Trump e Steve Bannon. Io non temo che l’Italia diventi un paese fascista, ma temo che ci siano tre problemi. La destra estrema, che non è mai stata a capo di un governo del G7. La destra estrema di Meloni è alleata nel parlamento europeo con Orban e con l’Ungheria, quello che vuole la razza pura…”.

 

 

Friedman affonda ancora il colpo contro la leader di Fratelli d’Italia: “Sarei preoccupato per Meloni a Palazzo Chigi. Lei non è un moderato vero, come Gianfranco Fini, un vero politico di centrodestra poi sparito. Lei si associa con Bannon, Trump, Orban, Le Pen, tutti politici di destra estrema. Sono tutti politici e partiti finanziati da Vladimir Putin, non Fratelli d’Italia. Sono filo-putiniani. Lei può dire diecimila volta di essere per la Nato e di voler aiutare l’Ucraina, ma non è credibile, come Matteo Salvini che dice che è europeista e indossava la t-shirt ‘basta euro’. Non credo che Meloni sia in buonafede. C’è un problema geopolitico se l’Italia, uno dei paesi che più sta aiutando l’Ucraina e sta contrastando Putin. Salvini ha un partito ancora formalmente alleato con il partito di Putin. Oltre a quello geopolitico c’è un problema dell’uso della politica di identità, una sorta di suprematismo bianco, si tende ad usare ogni termine contro immigrati e persone di colore. È una forma di razzismo”.

 

 

Friedman elenca poi un terzo motivo per la sua preoccupazione su un’eventuale vittoria di Meloni: “Sono tutti politici anti-aborto, è omofobica la Meloni, ha attaccato la comunità Lgbt durante il suo deplorevole comizio urlato con Vox in Spagna. Sono tutti elementi che fanno parte di una tendenza estrema populista, molto virulenta in Europa. In più - aggiunge il giornalista - Meloni non ha una squadra adeguata per gestire le politiche economiche. La sua migliore risposta è riciclare Giulio Tremonti all'Economia, sarebbe un game over. Non credo che Lollobrigida sia in grado di portare avanti il Pnrr…”.

 

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