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5Stelle nei guai per la campagna elettorale, Conte pensa a una raccolta fondi per le elezioni

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Il Movimento 5 Stelle ha innescato la crisi di governo che ha portato alle elezioni anticipate del 25 settembre ma prima del voto deve risolvere un problema grosso come una casa. Quello dei soldi. La campagna elettorale costa, anche se si fa solo sul web e sui social. E il capo grillino, Giuseppe Conte, alle prese con le mancate restituzioni delle quote sull'indennità da parte di molti eletti M5s, sta pensando di chiedere i soldi agli attivisti. L'ex premier "sta mettendo a punto una raccolta fondi per sostenere la corsa alle elezioni del 25 settembre", scrive il Corriere della sera che ricorda come sulle casse M5s pesi anche la scissione di Luigi Di Maio con le decine e di dimaiani che non versano più l'obolo al Movimento. 

 

Supera i 2 milioni e mezzo di euro la cifra che il Movimento deve ancora incassare dai "morosi". I crediti sono infatti rappresentati prevalentemente "dalle contribuzioni ancora dovute dai portavoce per euro 2.552.949,12, di cui euro 894.349,12 per contributi relativi al periodo anteriore al nuovo trattamento economico dei portavoce", emerge dall’ultimo bilancio relativo all’anno 2021. Il Movimento ha scelto dunque di correre ai ripari attivando un "Fondo per rischi su crediti" per euro 255.646,58, con l’obiettivo di coprire il rischio di "inesigibilità" dei soldi delle restituzioni. E ora pensa alla "colletta" tra gli attivisti. 

 

"Il Movimento 5 Stelle proseguirà la costante attività di riscossione delle somme dovute dai portavoce eletti non in regola con gli adempimenti previsti dallo statuto", fa sapere il tesoriere Claudio Cominardi il quale aggiunge che, grazie all’accesso ai benefici del 2x1000, "l’Associazione potrà acquisire ulteriori entrate utili al perseguimento della propria finalità politica". Basterà per affrontare una campagna elettorale che si preannuncia breve ma molto, molto intensa? 

 

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