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Il centrodestra non riesce ad essere unito. A Verona Federico Sboarina snobba Flavio Tosi

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Il sindaco uscente e candidato di Fratelli d’Italia e Lega a Verona Federico Sboarina dice no a un apparentamento con Flavio Tosi al ballottaggio. Sboarina, però, apre alla possibilità di un accordo elettorale con Forza Italia (partito a cui ha aderito Tosi), per ricomporre il centrodestra, in vista del secondo turno in cui lo sfidante della sinistra sarà Damiano Tommasi. 

 

 

«In primo luogo voglio mandare ringraziamento a tutti quelli che mi hanno sostenuto ma anche a Flavio Tosi che ha dato disponibilità all’apparentamento e a Silvio Berlusconi per aver detto che il suo partito avrebbe dato supporto alla coalizione di centrodestra al secondo turno», premette Sboarina, stando a un video pubblicato sulla stampa locale. «Questa è una scelta di coerenza che va oltre i tatticismi degli apparentamenti, un apparentamento toglierebbe buona parte dei consiglieri comunali e rischia di essere visti come un accordo tra partiti - spiega ancora il candidato sindaco della città veneta -. La mia intenzione di parlare direttamente ai cittadini veronesi. Io auspico che ci sia accordo tra tutte le liste del centrodestra, un accordo programmatico ma non un tecnicismo che verrebbe visto come frutto di logiche di palazzo».

 

 

Fonti di Forza Italia hanno subito commentato il no del sindaco uscente e candidato a Verona all’apparentamento con Flavio Tosi: «Confidiamo nella capacità di Giorgia Meloni di riportare alla ragione il candidato del suo partito. Altro che ‘accordi di palazzo’. Forza Italia non ha chiesto né poltrone né incarichi, ma ha offerto la sua disponibilità ad un accordo alla luce del sole previsto dalla legge della Repubblica che regola i ballottaggi, in nome della coerenza e della lealtà».

 

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