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Pd e M5s al voto da avversari. Saltano gli schieramenti: il caso di Somma Vesuviana, e Mastella sostiene i grillini

Pietro De Leo
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Per capire l'era della liquidità politica e della fragilità delle coalizioni bisogna leggere il caso di scuola di Somma Vesuviana. Comune nell'hinterland napoletano di circa 35 mila abitanti, che va al voto nell'imminente tornata del 12 giugno. Qui, le coalizioni sono saltate, disgregate, in qualche caso sparite. E si ripropone il bipolarismo. Sì, solo che è tra Pd e Movimento 5 Stelle. Così, mentre Enrico Letta si affanna a costruire il campo largo con un esitante Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, nel comune campano i due partiti sono in corsa l'un contro l'altro armati.

Mentre il centrodestra addirittura non ha presentato candidature. Il Movimento 5 Stelle appoggia il sindaco uscente Salvatore Di Sarno, e promotore dell'operazione è il deputato pentastellato Gianfranco Di Sarno (nessuna parentela, solo un caso di omonimia). Il Pd, invece, si schiera con il medico ospedaliero Giuseppe Bianco. Fin qui gli schieramenti in campo.

 

Ora val la pena tenersi forte, perché cominciano le «alchimie» nelle dinamiche di sostegno ai due candidati, ognuno dei quali viene appoggiato da 7 liste. Ecco un breve prontuario. Giuseppe Bianco, di centrosinistra, gode dell'appoggio di Giuseppe Nocerino. Basta fare una breve ricerca su Google, per capire il suo percorso politico. Appena un paio di mesi fa, Fratelli d'Italia contava un eletto al Consiglio della città metropolitana di Napoli: proprio lui, consigliere in carica a Somma Vesuviana (nei consigli provinciali e metropolitani, è bene ricordarlo, le elezioni sono di secondo livello).

Ora, sessanta giorni dopo eccolo correre a sostegno del candidato di centrosinistra, nella lista «Siamo Sommesi».

Nel sito della lista, peraltro, Nocerino spiega sulla scheda biografica la sua collocazione attuale: «Seguo con interesse e partecipo alle iniziative dell'Onorevole Carlo Calenda- Marco (in realtà sarebbe Matteo n.d.r) Richetti del gruppo Azione. Perciò con coerenza mi definisco un "Sommese in Azione"». Sempre nello stesso profilo, poi, si definisce «da sempre, un'anima Socialista». Con la maiuscola. Ma va bene, cambi in corsa sono frequenti nella politica nazionale, figuriamoci in quella locale.

 

Però i casi non si limitano a questo. Perchè la spaccatura del centrosinistra va oltre il livello comunale. Bianco incassa il sostegno di Massimiliano Manfredi, consigliere regionale e fratello del sindaco di Napoli, Gaetano. Però due consiglieri eletti nella lista regionale che porta il nome del presidente della Regione Vincenzo De Luca, ovvero Carmine Mocerino e Paola Raia, non disdegnano una vittoria di Di Sarno. Opportuno, poi, citare una specie di capolavoro. Giuseppe Sommese, un consigliere eletto nel consiglio della città metropolitana, nella lista «Napoli metropolitana», compagine di centrosinistra vicina al sindaco di Napoli Manfredi, si candida con Di Sarno. Insomma, abbinamenti di contingenza. E sempre alla voce alleanze inedite, poi, troviamo il posizionamento di «Noi di centro», formazione guidata dal sindaco di Benevento Clemente Mastella. Che sosterrà Salvatore di Sarno, con la lista «Somma al centro». Dunque gomito a gomito con il Movimento 5 Stelle. L'ex ministro della Giustizia, simbolo di un sempreverde attivismo istituzionale di impronta Dc. E i pentastellati, una volta anima dell'antipolitica e del «tutti a casa». È proprio vero che il tempo plasma l'impossibile. 

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