Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Reddito di cittadinanza, l'urlo degli albergatori senza personale: "Assumiamo dall'Africa"

Pietro De Leo
  • a
  • a
  • a

C’è un allarme che arriva dal Presidente degli Albergatori valdostani, Filippo Ge’rard. “In Italia non si riescono più a reperire risorse umane – osserva - quindi cercheremo di stipulare delle convenzioni con scuole alberghiere in Albania o francofone, come Tunisia, Marocco e Senegal, perché in Italia non si riescono più a reperire le risorse umane”. E ancora, ha aggiunto, “il problema non è più rimandabile, perché così siamo costretti a rifiutare i clienti e molti non apriranno le cucine questa estate. Abbiamo la fortuna di avere un Paese a noi simile per la lingua, in quanto già molti albanesi vengono in Italia a lavorare e imparano molto in fretta la nostra lingua, o già la riconoscono per i percorsi storici della loro nazione”. Infine, ha osservato il presidente degli albergatori, “non abbiamo la fortuna di avere ex colonie, come la Francia, ma abbiamo la fortuna di essere francofoni e dobbiamo reperire le risorse in Paesi dove l’impronta francese è stata lasciata”.

Si tratta di una radiografia che mostra tre aspetti problematici. Innanzitutto c’è il tema dell’allineamento delle competenze, tra quelle provenienti dal comparto educativo e quelle richieste dal mondo del lavoro. Poi emergono. indirettamente, due mali che oramai stanno diventando endemici nel nostro mercato del lavoro: c’è il tema salariale, da affrontare con un intervento sul cuneo fiscale. E poi c’è il fattore politiche attive, la cui riforma è diventata senz’altro indifferibile. E su cui pende il malfunzionamento del reddito di cittadinanza, che con le sue anomalie ha senz’altro alimentato una cultura basata sull’aspettativa che, purtroppo, finisce per allontanare molti giovani dal lavoro.

Dai blog