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Pos bloccati, il demone della tecnologia si vendica di Draghi

Gianluigi Paragone
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Se fossi in Draghi certi segnali li prenderei sul serio, soprattutto sotto Pasqua. Oppure possiamo pensare che sia la vendettta del contante, sacrificato sull'altare della moneta elettronica. Com’è noto il Governo ha deciso, ancora sull'onda del «ce lo chiede l'Europa», di ridurre sempre più l'uso del contante a favore di bancomat e carta di credito, facendo fra l'altro imbufalire i commercianti sempre inascoltati tutte le volte che chiedono l'eliminazione dei costi fossi legati al pos.

Premesso che in tutti i Paesi normali la decisione di pagare o con il contante o con le carte è rimessa completamente alle libere scelte del cittadino, qui in Italia si preferisce raccontare la favola della lotta all'evasione e strozzare la liquidità disponibile. «Viva i contanti» è un bellissimo libro di Beppe Scienza, il quale dimostra come questa inversione di paradigma convenga solo al sistema bancario a danno del cittadino al quale si toglie uno strumento sicuro e vantaggioso perché il denaro è la migliore riserva di valore, difende da patrimoniali e da fallimenti.

 

 

 

 

Ieri però il demone della tecnologia si è ribellato e ha giocato uno scherzetto al governatore d'Italia: tutti i pos e i bancomat si sono bloccati per una mezz’ora (e comunque per tutta la mattina hanno si sono registrati disagi). Proviamo a immaginare una situazione del genere senza poter usare i contanti e mettiamoci nei panni di un automobilista che in autostrada non poteva pagare il pieno di benzina (tra l’altro sempre più caro) perché il pos era bloccato e magari doveva prendere un aereo oppure chi doveva saldare un treno o un albergo o un ristorante.

La tecnologia spesso fa questi scherzi e sono sicuro che anche a voi sarà capitato di avere urgenza di prelevare o di pagare ma il pos faceva le bizze o il bancomat si inceppava. Oppure ancora che nella confusione dei mille codici segreti ci si scordi quello che devi digitare per chiudere l'operazione di acquisto e dopo tre tentativi si blocca tutto. La tecnologia sarà pure bella ma quando ti mette all’angolo ti fa sentire come un deficiente lasciato solo; quanto meno con il vecchio contante disponibile nel portafoglio te la cavi sempre. Ecco perché i cari e vecchi soldi sono un baluardo di liberà oltre che un presidio di difesa del risparmiatore.

Ma torniamo alle scelte di Draghi: è davvero sicuro di andare avanti forzando la mano? Vuole davvero continuare a stuzzicare i commercianti e le famiglie in un momento di così grande contrazione economica? Se Salvini è stato netraulizzato dopo un lungo incontro a Palazzo Chigi, non è detto che anche la fortuna (che ieri ha lanciato un chiaro segnale) possa piegarsi al volere dell'ex banchiere centrale. Pertanto approfitti di questa pausa pasquale per riflettere, tornare sui propri passi e lasciare agli italiani piena libertà di pagare come preferiscono. Tanto più che il nostro portafoglio si sta già alleggerendo per pagare bollette, benzina e carrello della spesa senza che l’esecutivo batta ciglio. 

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