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"Non siamo la vostra succursale". "Pazienza finita". Ora tra M5s e Pd la rissa diventa pubblica

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E' ormai rissa totale tra il Movimento 5 stelle e il Pd. A Giuseppe Conte che, nella diretta con i suoi parlamentari, ha punto i Dem dicendo che "non siamo una loro succursale e pretendiamo rispetto", ha risposto con durezza Matteo Orfini: «Abbiamo costruito noi, il ministro Guerini per primo, la soluzione al problema: Conte non venga a parlarci di mancanza di rispetto. Letta e Guerini hanno avuto fin troppa pazienza, sicuramente più di quanta ne avrei avuta io...».

«Il rispetto c’è sempre stato - dice l’esponente dem all’Adnkronos - persino di fronte un atteggiamento strumentale tutto legato a dinamiche di partito, su un tema e in una situazione delicata come quella che stiamo vivendo. Sono contento che oggi Conte si scopra pacifista e antimilitarista ma siccome il suo è un atteggiamento strumentale, se c’è qualcosa di irrispettoso è proprio questo modo di agire. Noi da parte nostra, responsabilmente, abbiamo trovato una soluzione grazie al lavoro di Letta e Guerini».

Ma i 5 Stelle vi accusano di considerarli una vostra "succursale". È così? «Ma quale succursale. Noi abbiamo lavorato a risolvere un problema creato in modo strumentale e irresponsabile. Sono contento che Conte oggi si scopra pacifista e antimilitarista quando da premier ha aumentato più di altri le spese militari. Qui il merito della cosa non c’entra nulla. Sfido a trovare una coerenza in Conte».

Come la vede l’alleanza con i 5 Stelle? Il "campo largo" si farà? «Non sono certo tra i più appassionati rispetto a questa alleanza, ma spero che questa vicenda sia un caso e si possa ritrovare una ragionevolezza con i 5 Stelle. Certo se pensano di superare la loro crisi di consensi con battaglie strumentali sulla pelle del governo...».

Con il Rosatellum, il Pd deve comunque costruire delle alleanze. «Noi abbiamo due ipotetiche coalizioni che sono tali solo perchè c’è una legge elettorale che costringe alle alleanze per quanto innaturali e forzate siano. Questo è un problema per tutti: per il centrodestra e per il presunto centrosinistra. Credo che le distanze tra alcune personalità di Forza Italia e Fdi non siano inferiori a quelle che possono distinguere me da Conte. Ora siamo in una fase in cui c’è altro di cui occuparsi rispetto alla legge elettorale, ma in coda di legislatura inevitabilmente il tema dovrà essere affrontato e spero che il Pd se ne faccia promotore».

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