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Il catasto non si tocca, la ricetta di Tremonti sulla casa

Federica Pascale
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Forse è il caso di rinviare la riforma del catasto, che tra l’altro è prevista per il 2026. Questa la posizione di Giulio Tremonti, ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia, il talk di approfondimento politico su Rete4. Durante la puntata di giovedì 3 marzo, l’ex ministro dell’economia e presidente dell’Aspen Institute Italia, ha contestualizzato la sua presa di posizione sul tema della casa: “È una questione che è l'ossessione dei tedeschi. Nel trattato di Roma c'è scritto che le imposte indirette sono europee, e le dirette sono sovranità democratica dei singoli Paesi.

Col trucco del PNR, che tra l'altro è fatto con i nostri soldi, perché la parte a fondo perduto la paghiamo noi, e l'altra parte comunque è a debito da ripagare, ti dicono di riformare il sistema della tassazione della casa”. E ha avvertito: “Giusto o no, questi signori dimenticano un dato fondamentale: le case prese a mutuo dagli italiani non sono degli italiani ma sono delle banche. In Italia hai 200 miliardi di debito di mutuo, e vai a tassare la casa, o far finta di tassarla, perché lo vogliono i tedeschi, per il solo fatto che ci danno i soldi nostri”. Tremonti spiega di avere un’idea di Europa differente, “nobile e alta”, che è uscita fuori in questi giorni, con il conflitto armato che è scoppiato proprio davanti la porta di casa, in Ucraina. “Chi dice che lo vuole l'Europa, dice una roba che non c'entra nulla con l'Europa, e danneggia l'idea dell'Europa, oltre che gli italiani” conclude l’ex ministro.

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