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L'Aria che Tira, "Parlamento non in grado". Lo smacco sulla giustizia di Carlo Nordio, contento del Mattarella-bis

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“Un minuto dopo l’elezione del presidente Mattarella ho scritto un comunicato in cui esprimevo i miei più deferenti e ossequi e auguri al nuovo capo dello Stato”. Nessun boccone amaro per Carlo Nordio, l’ex magistrato che il centrodestra aveva proposto come possibile nome per la successione di Sergio Mattarella, sul quale poi i partiti hanno trovato una convergenza. Nordio è ospite in collegamento della puntata del 4 febbraio de L’Aria che Tira e si dice favorevole al bis: “Avevo auspicato la rielezione del presidente già sei mesi fa. La rielezione era la soluzione migliore possibile, il che non significa affatto che io abbia voluto smentire coloro che mi hanno dato il grande onore di essere indicato e votato, ma semplicemente che prendendo atto dell’enorme confusione che si era creata in Parlamento questa era l’unica soluzione possibile e decisamente la migliore. Non si può commentare il discorso del presidente della Repubblica con una soluzione alternativa, ha detto delle cose di altissimo profilo, si tratta di vedere se il Parlamento, a cui spetta la fase operativa per mettere in atto le riforme necessarie, abbia il cervello per capire che cosa era necessario, deve essere cuore delle riforme e braccio per raggiungere certi risultati, e al momento non c’è questo”.

 

 

Magnani sottolinea come spesso Mattarella sia stato rimproverato sul discorso giustizia, visti i tanti scandali che nel suo settennato hanno investito la magistratura: “Ora, con il suo discorso, ha colmato questa lacuna? Se lacuna c’è stata”. Nordio, ovviamente profondo conoscitore del tema giustizia, risponde così: “Lo stato della nostra giustizia è deplorevole, la ministra Cartabia sta facendo di tutto per risollevarlo, ma le riforme non le fa il ministro, le fa il Parlamento, ma questo Parlamento non ha né l’intenzione, né la forza politica per farle. Quanto alle parole severe sugli scandali Palamara e altri dico che le condivido in pieno. Nell’ultimo referendum nell’Anm è stato votato il criterio del sorteggio per il Csm, proprio per evitare la degenerazione delle correnti. 25 anni fa scrissi per la prima volta che il sorteggio era l’unico modo per uscire dal pantano, fui considerato un eretico o anche peggio. Può darsi che già da dentro la magistratura - sottolinea Nordio - venga uno stimolo per una riforma radicale, ma sarà un percorso lungo e accidentato, il Parlamento non è assolutamente in grado di affrontarlo”.

 

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