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"Ribellione del Parlamento e declino dei partiti". A L'Aria che Tira lo schiaffo del costituzionalista Michele Ainis alla politica

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Che significato ha il Sergio Mattarella bis? Nella puntata del 4 febbraio de L’Aria che Tira, programma di La7 condotto da Francesco Magnani, è ospite Michele Ainis, costituzionalista e componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che analizza così quanto successo la scorsa settimana in Italia: "Il Parlamento si è ribellato, rivoltato ai leader politici mentre sfilavano le altre candidature una dopo l’altra, venivano accese e spente come cerini, dal basso, dal popolo dei peones, come vengono chiamati con un po’ di disprezzo, ma in realtà sono nostri rappresentanti, lievitava una quantità di voti verso Mattarella, che alla fine è diventata una valanga e ha portato alla rielezione. Questa rielezione di Mattarella segna un'autonomia dell'istituzione Parlamento rispetto ai partiti politici, che non hanno il monopolio della politica, concorrono, ma ora sono malandati e concorrono assai di meno”.

 

 

La Costituzione non vieta la rielezione di un presidente della Repubblica, però un mandato di 7 anni e un altro mandato di 7 anni fanno un totale di 14 anni, un discorso che spinge alcuni osservatori a dire che non si è più davanti ad una Repubblica parlamentare, ma ad una surrettizia forma di Monarchia. È il momento di imprimere una svolta semipresidenzialista all’Italia? Il quesito di Magnani stuzzica Ainis: “Credo di no francamente, non perché il presidenzialismo sia un sistema anti-democratico, anzi ce l’hanno paesi con un’antica democrazia come gli Stati Uniti d’America e con una variante semipresidenzialista la Francia. Ma perché quei paesi hanno delle regole precise, noi abbiamo avuto 20 anni di dittatura… Per fare il presidenzialismo ci sarebbe bisogno di - conclude il professore - meditare bene sugli anticorpi e sui contropoteri, perché quando un potere cresce ne deve trovare altri che possono fronteggiarlo, altrimenti diventa tiranno”.

 

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