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Silvio Berlusconi ad Atreju: "Basta aggredire gli avversari". Ed elogia gli italiani sul vaccino

Pietro De Leo
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Centrodestra unito, bipolarismo salvo. È questo il messaggio che arriva dal palco di Atreju, la convention di Fratelli d'Italia in corso a Roma, dove ieri è intervenuto, in collegamento telefonico, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. «O andiamo al governo con il centrodestra o semplicemente preferiamo non andarci», dice la leader del partito di destra Giorgia Meloni. In una sessione dove sul palco, nell'attesa del collegamento del leader azzurro, ci sono il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, il capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia Luca Ciriani e il segretario Udc Lorenzo Cesa. Proprio quest'ultimo guarda al Colle. «Il centrodestra come coalizione dovrà essere unito per giocare le prossime partite, a cominciare dal Quirinale», dice. E aggiunge: «Sul nome di Berlusconi deve esserci una voce unanime». Spazio dunque al quattro volte Presidente del Consiglio. Nessun accenno alla partita del Colle (dove ovviamente è candidato di sostanza, ma senza alcuna esplicita manifestazione di volontà). Parla di Covid, Berlusconi: «Vediamo in queste settimane alcuni indicatori positivi, migliori del resto d'Europa. Sono risultati di cui essere lieti e che ci siamo meritati. Abbiamo dimostrato di essere un popolo serio e adulto ma la strada da percorrere è ancora lunga e il rischio ricadute è dietro l'angolo. La quarta ondata - aggiunge il leader azzurro sembra arrivare da noi con il carico di nuove varianti e potrebbe essere molto pericoloso». Dunque «tutto questo è grave perché significa nuove sofferenze, ma se anche riusciremo a tenere sotto controllo la situazione sanitaria negli ospedali le condizioni dell'economia rimangono comunque molto fragili».

 

 

Panoramica politica. «Il centrodestra - dice rivolto all'uditorio di Fdi - è una scelta di campo irreversibile. Lealtà e determinazione sono le caratteristiche che vi rendono protagonisti del centrodestra». Nessuna tentazione dei due forni, dunque. «Il bipolarismo è nato quando il centro moderato che Forza Italia rappresenta ha incontrato la destra democratica e il federalismo della Lega. Da allora è cominciato un cammino che dura da 28 anni e che costituirà il futuro della politica italiana. Un bipolarismo che non dovrà tornare ai toni rabbiosi del passato, non dovrà diventare un tentativo di distruggere il nemico ma dovrà essere un civile confronto con l'avversario per affermare le idee migliori per l'Italia, e non ho dubbi che le idee migliori siano le nostre». Poi osserva: «Le idee con le quali nel 2023 il centrodestra si candida a tornare al governo del Paese».

 

 

Sfumatura, questa, che segna una differenziazione rispetto a Fratelli d'Italia che invece vorrebbe le elezioni anticipate. Ma prevale lo spirito di coesione, per quanto il leader di Forza Italia non nasconda la differenza di posizionamento rispetto al governo Draghi, con Fratelli d'Italia all'opposizione egli azzurri in maggioranza. Ma l'unità di intenti si ritrova subito quando, in chiusura del collegamento, Berlusconi annuncia di voler appoggiare la sottoscrizione lanciata in questi giorni dal partito di Giorgia Meloni. «Verrò a firmare il referendum di Fratelli d'Italia per l'elezione diretta del presidente della Repubblica», assicura. Chiudendo il panel clou della giornata. La kermesse prosegue, quindi, e stasera alle 19 vedrà arrivare in piazza Risorgimento Giuseppe Conte, che sarà a colloquio con il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e il direttore de Il Tempo Franco Bechis.

 

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