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"Dovete pagare gli arretrati". La mail del tesoriere che manda in tilt il Movimento. In decine pronti all'addio

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Esplode il caos nel Movimento 5 stelle. Il tema delle restituzioni torna al centro del dibattito M5S. Nelle ultime ore i parlamentari "morosi" hanno ricevuto una comunicazione del tesoriere Claudio Cominardi, con il riepilogo della situazione personale di ogni eletto in merito ai versamenti.

La mail di riepilogo, che l’Adnkronos ha potuto visionare, consente a deputati e senatori di «provvedere immediatamente ad effettuare» i versamenti mancanti. La comunicazione, secondo quanto si apprende, sta mandando in subbuglio le chat interne, con diversi parlamentari sul piede di guerra.

«Di questo passo, decine di eletti abbandoneranno il gruppo», osserva un pentastellato. C’è chi addirittura arriva a parlare di 40 parlamentari pronti a fare le valigie. Una grana che rischia di complicare per il M5S la prossima, delicata partita per l’elezione del Presidente della Repubblica.

Esplodono le chat 5 Stelle dopo la mail recapitata questa mattina ai parlamentari "morosi" dal tesoriere del Movimento, Claudio Cominardi, nella quale si chiedeva agli eletti di regolarizzare la loro posizione in tema di restituzioni. Molti eletti - indietro nei versamenti anche di decine di migliaia di euro - sarebbero pronti all’addio. Ma c’è anche chi contesta errori nel calcolo dei versamenti da effettuare, puntando il dito contro il tesoriere. «Ho messo 3mila euro in più e mi dicono che devono darne 2.800! Sono fantastici, ora gli mando la prova del pagamento», scrive un parlamentare in una chat visionata dall’Adnkronos.

Proteste che hanno spinto il Direttivo grillino alla Camera a fare una precisazione. «Alla luce della mail inviata, dal Tesoriere del Movimento, in data odierna a tutti i deputati sulla situazione personale in tema di restituzioni, e in considerazione della prossima elezione del Comitato Direttivo - annunciata con mail del 1 dicembre - vi comunichiamo che abbiamo provveduto a richiedere un chiarimento sui parametri che verranno utilizzati ai fini della valutazione della regolarità delle restituzioni, come previsto dal comma 6 dell’art. 21 dello statuto del Gruppo», si legge nel messaggio di cui l’Adnkronos è in possesso. «Sarà nostra premura comunicarvi in tempi utili aggiornamenti, tali da permettere ai Colleghi e alle Colleghe che intendano candidarsi le opportune valutazioni ai fini della presentazione della propria squadra», prosegue il Direttivo, riferendosi alle imminenti votazioni per eleggere il nuovo capogruppo alla Camera.

Ma il malcontento non si placa. Una parlamentare alla seconda legislatura è su tutte le furie per la mail inviata da Cominardi e in una chat interna parla addirittura di «reato» e di «diffusione illecita di dati personali», minacciando di denunciare i vertici del Movimento 5 Stelle. Un altro eletto, interpellato dall’Adnkronos, prova a spiegare così il "pasticcio": «Hanno "sbagliato" le schede di alcuni parlamentari: nonostante questi abbiano versato anche di più, gli vengono comunque chiesti altri soldi. Poi non si capisce quale sia il criterio per capire chi è in regola e chi no». «Il problema», osserva la stessa fonte, «sta anche nella questione degli accantonamenti. Molti non li hanno effettuati, anche perché la mail - alla quale entro il 31 ottobre bisognava inviare le rendicontazioni delle spese - è stata disattivata».

Sul tema si espone con l'AdnKronos la deputata Federica Dieni: "Gli argomenti politici da affrontare in questo momento, tra manovra e Quirinale, ritengo siano altri. Questi temi lasciano il tempo che trovano...",

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