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"Non si tocca". Mario Draghi va a braccetto con il Movimento 5 Stelle sul reddito di cittadinanza

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Mario Draghi vede il Movimento 5 Stelle. Nel pomeriggio a Palazzo Chigi è andato in scena un incontro tra la delegazione M5S - composta da Stefano Patuanelli e dai capigruppo grillino di Camera e Senato - e il premier, con il reddito di cittadinanza come argomento caldo sul tavolo. “Il M5S è stato parte attiva nel proporre una revisione del reddito di cittadinanza, ma abbiamo chiesto a Draghi che non ci siano più modifiche nel passaggio parlamentare della manovra. Il reddito di cittadinanza non deve subire ulteriori modifiche nel percorso parlamentare né nel merito né nella dotazione economica” le parole del capodelegazione del M5S Patuanelli al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio. “Il reddito è una misura necessaria per una società che sta pagando a caro prezzo pandemia”, ha aggiunto Patuanelli, che ha poi annunciato pubblicamente che Draghi “è d’accordo con noi”.

 

 

“È stata - ha detto ancora Patuanelli - una riunione serena e proficua, nella quale abbiamo rappresentato al presidente, al ministro Franco e al ministro D’Incà che condividiamo i principi di questa legge di bilancio. Sul tema dei bonus edilizi abbiamo rappresentato come il limite Isee prime case per gli interventi sulle monofamiliari sia particolarmente restrittivo e ci auguriamo che si possa superare nel percorso parlamentare”.

 

 

“Il M5S punta a una manovra che abbia come riferimento la coesione sociale, per questo abbiamo chiesto al premier Draghi che si lavori per un migliore accesso ai servizi, come la sanità sempre più territoriale, rafforzando i meccanismi di diagnosi e cura dei malati oncologici per recuperare i ritardi cronici accumulati quest’anno” il resto delle dichiarazioni arrivate dai grillini, questa volta per bocca della capogruppo del M5S al Senato, Mariolina Castellone. Il M5S chiede, dice la Castellone, anche un “potenziamento del personale scolastico assunto in emergenza, dei precari della sanità un aiuto ai comuni che sono in grossa difficoltà soprattuto per la parte progettuale e per l’accesso a tutti i bandi del Pnrr”. 

 

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