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Tensione alle stelle tra Conte e Grillo, scontro durissimo sul blog del Garante

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Tensione sempre più alta nel M5S. L’ultimo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è sul contratto del blog delle Stelle. Dietro allo strumento che ha connotato da sempre l’azione dell’ex comico c’è una società che gestisce il servizio, che lavora ai contenuti, fa filtrare commenti e interventi. Un servizio che ovviamente ha un costo che era stato in un primo tempo quantificato in 400mila euro.

 

 

Per avvicinare la parti - Conte da un lato e Grillo dall’altro - ma anche per strizzare l’occhio alla vecchia base grillina, i vertici del Movimento avrebbero accarezzato l’idea di un maggior coinvolgimento del garante, anche tornando a parlare attraverso il suo blog, un tempo finestra sul mondo del M5S. Ma il blog di Beppe Grillo conta ben 8 persone all’attivo, che andrebbero retribuite (una volta attivata la partnership) anche con le risorse del Movimento, dunque dei gruppi parlamentari. Un impegno gravoso, nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.

La trattativa si era aperta con la definizione del nuovo statuto, all’epoca del braccio di ferro tra Conte e Grillo sulla gestione del Movimento. Nella definizione del contratto era prevista una clausola che limitava l’azione del Garante: ogni contenuto pubblicato sul blog sarebbe dovuto passare attraverso l’ok preventivo dei vertici del M5S. Per questo motivo per otto mesi le due parti hanno temporeggiato. A livello esecutivo è il direttivo del Senato - non può farlo per regole interne il gruppo di Montecitorio - che può erogare i fondi. Nei giorni scorsi, secondo quanto apprende l’AGI, si era arrivato ad un compromesso. Per i servizi forniti da Grillo sarebbero stati destinati una somma compresa tra i 200 e i 250 mila euro. Poi è arrivata la frenata. Dai vertici M5s perché le casse del Movimento al momento languono. Ma fonti parlamentari pentastellate riferiscono che lo stop definitivo è arrivato alla fine proprio dallo stesso Grillo. "Grillo è risentito per tutta una serie di pugnalate che gli hanno riservato", spiega una fonte alla Camera. Insomma, la frattura pare definitiva, anche se - spiegano altre fonti - Grillo è stato invitato nuovamente a far parte del nuovo corso ma ha fatto capire di voler prendere le distanze, di voler mollare definitivamente.

 

 

In realtà, spiegano fonti parlamentari del Movimento, il Garante si sente tradito. E non solo per il tema del 2 per mille e per le modalità ("in 48 ore hanno fatto tutto senza dirci niente", protesta un altro deputato) alle quali si è arrivati alla votazione degli iscritti. Ma per la poca considerazione. Ho dato l’anima al Movimento - questo il suo sfogo -, ho preso querele, non ho mai guadagnato un euro, mi hanno massacrato e vengo ripagato in questo modo. L’obiettivo del Garante era quello di legare insomma il blog delle Stelle al Movimento. Attraverso un vero e proprio contratto, anche perché - questo il ragionamento - dopo la frattura con Casaleggio non c’è più uno strumento sulla rete per diffondere le idee e le battaglie M5s e di coinvolgere gli attivisti.

Dalla parte di Grillo resta sempre l’ala ortodossa. "Gli hanno detto che non ci sono soldi e poi pagano 12mila euro per una sede al centro di Roma", protesta una fonte parlamentare alla Camera. Ma la frattura che si è determinata in queste ore sarebbe - apprende l’AGI - il frutto di un insieme di incomprensioni e di differenze di vedute anche sulla gestione del Movimento. Grillo - sottolinea un contiano - è provato dalle sue vicende personali. Sullo sfondo c’è comunque tensione per quella che viene ritenuta da un fronte largo di parlamentari, sia alla Camera che al Senato, una mancanza di democrazia nella gestione M5s. E il prossimo fronte ci sarà sul tema del superamento del terzo mandato.

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