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Mutuo prima casa, i giovani rischiano di perdere le agevolazioni. Emendamento M5S in Senato

Dar. Mar.
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Hanno richiesto e ottenuto le agevolazioni sul mutuo per l'acquisto della prima casa. Poi hanno ricevuto il tanto agognato mutuo dalla banca. E hanno già stipulato il rogito. Ora, però, l'Agenzia delle Entrate ha bussato alla loro porta e chiede di riavere indietro le somme ottenute come agevolazione. E' il caso assurdo dei giovani con meno di 36 anni che adesso devono restituire quanto lo Stato gli ha concesso in un primo momento.

 

Tutto inizia con il decreto legge n. 73 del 25 maggio 2021, che ha previsto agevolazioni a favore di soggetti con meno di 36 anni che acquistino la loro prima casa entro il 30 giugno 2022. Tra i requisiti previsti per l'agevolazione c'era la circostanza di avere "un valore Isee non superiore ai 40.000 euro annui". Dopo molti mesi, però, l'Agenzia delle Entrate è intervenuta con la circolare n. 12 del 14 ottobre 2021, ritenendo che per questa agevolazione fosse necessario, non solo il possesso di un Isee non superiore a 40.000 euro, ma anche una certificazione attestante l'Isee stesso. Inizialmente, infatti, era prevista una semplice autocertificazione del reddito. Così, adesso, in forza a questa circolare, l'Agenzia delle Entrate,  in questi giorni sta contestando ai giovani under 36 l'agevolazione per gli atti stipulati prima della circolare, per il dato formale della sua datazione successiva al rogito.

"Penso che si debba risolvere questo problema, non ha senso che chi ha dichiarato il vero non possa più avere l'agevolazione", spiega la senatrice Barbara Guidolin, che ha presentato un emendamento per porre rimedio a questa assurdità. L'emendamento verrà discusso oggi 29 novembre, alle 21,30, nelle commissioni riunite Lavoro e Finanza al Senato. "Le agevolazioni riguardano le spese notarili, quelle bancarie, le imposte catastali e di registro. Insomma, un bel risparmio, che ora però l'Agenzia delle Entrate vuole indietro", spiega la senatrice.

L'obiettivo dell'emendamento è regolare la finestra dalla data di entrata in vigore della legge fino alla circolare dell'Agenzia delle Entrate, facendo salve le richieste presentate in data antecedente al 14 ottobre 2021, mediante presentazione della dichiarazione sostituiva unica (c.d. DSU) anche qualora richiesta successivamente al giorno in cui l'atto è rogitato.

 

 

 

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