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Cooperazione Italia-Francia, Draghi e Macron firmano il Trattato del Quirinale

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Un patto di integrazione tra Italia e Francia. E' quello siglato da Mario Draghi e Emmanuel Macron a Roma. La cooperazione tra i due Paesi riguarda affari esteri, difesa, migranti, economia e istruzione. «I nostri obiettivi sono la transizione ecologica, la lotta al cambiamento climatico, la transazione digitale, la ricerca di una sovranità europea. Sono gli stessi obiettivi dell’Unione europea. Con il trattato del Quirinale dotiamo l’Europa di strumenti che la rendono più forte». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rispondendo ai giornalisti nella conferenza stampa con il presidente francese Emmanuel Macron. «I rapporti tra Italia e Francia hanno vissuto momenti difficili, c’è qualcuno che vorrebbe che le cose andassero male tra noi; a volte sembra che amare l’Italia significi vedere la Francia come una minaccia, ma noi crediamo il contrario». Così il presidente francese, Emmanuel Macron. «Crediamo che questa amicizia che viene da lontano obblighi a una disciplina dell’amicizia, che impone di parlarsi spesso», ha aggiunto Macron commentando la firma del Trattato del Quirinale.

 

 

 

 

 

 

Il primo capitolo del Trattato del Quirinale riguarda la politica estera: «Tenuto conto dell’obiettivo comune di contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, nonché alla tutela e alla promozione dei diritti umani, e di adoperarsi per la tutela dei beni pubblici mondiali, inclusa la salute, e per la realizzazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile - si legge - le Parti s’impegnano a sviluppare il loro coordinamento e a favorire la sinergia tra le rispettive azioni a livello internazionale. Esse si consultano regolarmente con l’obiettivo di stabilire posizioni comuni e di agire congiuntamente su tutte le decisioni che tocchino i loro interessi comuni, incluso, ove possibile, nei formati plurilaterali a cui partecipa una delle due Parti. A tal fine, le Parti istituiscono meccanismi stabili di consultazioni rafforzate, a livello sia politico che di alti funzionari, in particolare in caso di crisi e alla vigilia di importanti scadenze. In questo quadro, esse organizzano consultazioni regolari, in particolare a livello dei Segretari Generali, dei Direttori Politici e dei Direttori responsabili per l’Unione Europea e per gli affari globali o per aree geografiche dei rispettivi Ministeri degli Affari Esteri sui temi di comune interesse. Le Parti promuovono forme di cooperazione strutturata anche tra le rispettive missioni diplomatiche in Paesi terzi e presso le principali organizzazioni internazionali. Esse assicurano l’attuazione di iniziative di formazione congiunta per i loro diplomatici e accolgono reciprocamente diplomatici in attività di scambio. Riconoscendo che il Mediterraneo è il loro ambiente comune, le Parti sviluppano sinergie e rafforzano il coordinamento su tutte le questioni che influiscono sulla sicurezza, sullo sviluppo socio-economico, sull’integrazione, sulla pace e sulla tutela dei diritti umani nella regione, e sul contrasto dello sfruttamento della migrazione irregolare. Esse promuovono un utilizzo giusto e sostenibile delle risorse energetiche. Esse s’impegnano altresì a favorire un approccio comune europeo nelle politiche con il Vicinato Meridionale e Orientale Le Parti adottano iniziative comuni per promuovere la democrazia, lo sviluppo sostenibile, la stabilità e la sicurezza nel continente africano. Insieme, s’impegnano a rafforzare le relazioni dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri con questo continente, con particolare attenzione al Nord Africa, al Sahel e al Corno d’Africa. A tal fine, le Parti promuovono consultazioni bilaterali sulle politiche per lo sviluppo sostenibile, e sui modi per assicurare una tutela e una promozione efficace dei diritti umani, dello Stato di diritto e del buon governo, in linea con la ricerca di maggiori sinergie tra l’assistenza umanitaria, lo sviluppo sostenibile e la pace. Le Parti s’impegnano a consultarsi regolarmente e a coordinare la propria azione per favorire lo sviluppo di un approccio comune in seno all’Unione Europea nei confronti dei principali partner e competitor internazionali, in particolare sulle questioni relative alle sfide globali e alla governance multilaterale. In materia commerciale, le Parti collaborano affinché la politica dell’Unione Europea possa concorrere al loro obiettivo condiviso di rendere gli scambi internazionali più equi e più sostenibili, contribuendo insieme a rafforzare la politica industriale e a costruire un’autonomia strategica europea. Esse sostengono il ruolo trainante dell’Unione Europea nel rafforzamento del multilateralismo commerciale. Esse promuovono il rafforzamento del coordinamento tra la politica commerciale dell’Unione Europea e gli obiettivi europei di sviluppo sostenibile».

 

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