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I 5stelle adesso "emendano" pure il G20… Pressing grillino sulla Minimum Tax

Francesco Storace
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I Cinque stelle sembrano davvero presi da una specie di sindrome da onnipotenza. Mentre i grandi della Terra sono riuniti nel G20 di Roma e il nostro governo è impegnato in un’opera di mediazione complicata sulle materie oggetto di discussione, arrivano i pentastellati e pensano di poter emendare pure i documenti a cui lavorano i governi più importanti del mondo. Senza freni.

 

Una nota attribuita ai parlamentari che siedono nella commissione Politiche europee della Camera – senza nomi, magari non si vogliono far riconoscere – irrompe via telescriventi nella Nuvola dell’Eur per mandare il segnale. “La rivoluzione non aspetta”, sembra di poter leggere.

E se i Venti stanno tentando di raggiungere un’intesa sulla cosiddetta Minimum Tax a cui assoggettare le multinazionali, i pentastellati già commentano ciò che non è ancora ufficiale... L’intesa che si profila “rappresenta un primo, timido passo in avanti per costruire un fisco equo e solidale e combattere i paradisi fiscali: obiettivo, questo, fortemente perseguito dal MoVimento 5 Stelle, che quindi avrebbe preferito un compromesso più coraggioso tra i leader mondiali sulla tassazione unitaria delle multinazionali”. 

 

Chissà la faccia di Mario Draghi quando gli hanno portato il dispaccio d’agenzia. Già è insofferente quando parlano i leader dei partiti, figurarsi se di fronte ai leader mondiali gli tocca pure fare i conti con i comunicati degli scappati di casa.

Fanno i conti i seguaci di Conte, potremmo aggiungere, perché calcolano l’aliquota del 15% un obiettivo miserello, perché loro la vorrebbero al 21. Come se potessero depositare un emendamento…

 

E che diamine, in questo modo “l’Italia recupererebbe solo 2,7 miliardi di euro di gettito, ben al di sotto dei 7,6 miliardi che potrebbe recuperare se venisse applicata alle multinazionali un’aliquota del 21%”, spiegano da chissà quale bunker a premier italiano. Che magari dirà a Biden: “E adesso come faccio, i “miei” mi chiedono di tassare di più”. Chi?, gli chiederà in perfetto italiano il capo degli States…

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