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La Maglie sbotta contro Bentivogli a L'Aria che Tira

Giorgia Peretti
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Le proteste dei no green pass accendono lo scontro tra Marco Bentivogli e Maria Giovanna Maglie a “L’aria che tira”. Il talk show mattutino condotto da Myrta Merlino, in onda su La 7, nella puntata di lunedì 25 ottobre, ospita Pasquale Bacco segretario nazionale medici FISI. Una rappresentanza dei medici contrari al vaccino anti-Covid, il medico legale ritiene insufficienti misure come il green pass e la vaccinazione ai fini del decorso della pandemia. “Ho studiato per molti anni il virus HIV - dice Bacco - e c’è stato un vaccino sperimentale a RNA messaggero. Dopo un anno, i casi di cancro al pancreas erano ottuplicati. Il problema di questo vaccino è che crea anche una parte di immunità però il problema è che noi non conosciamo assolutamente nulla di quello che succederà da qui a poco. L’RNA messaggero porta dei rischi molto elevati e questo lo sanno tutti i medici”.

L'ex segretario della Fim Cisl Marco Bentivogli, ospite in collegamento, attacca il medico facendo leva sul suo passato vicino a forze di estrema destra. “Dopo 130 mila morti non capisco perché dobbiamo ascoltare queste buffonate di questa persona. Sarà anche medico ma dice delle cose che sembrano raccogliticce dai social come chiunque altro analfabeta funzionale”, accusa. Il medico storce il naso e prova a replicare ma Bentivogli affonda: “Capisco che lei ha dietro i fascisti di CasaPound e Forza nuova e la democrazia ancora vi sfugge. Ma in Italia si fanno parlare le persone e le si ascolta. Per cui impari la lezione e non dimentichi ciò che è successo il 25 aprile”.

 

 

 

 

 

La Maria Giovanna Maglie a questo punto insorge: “Però che strazio ma non è possibile così. Ma non è possibile”. Bentivogli prosegue: “Non è possibile no. Certo la Maglie accarezza tutti i fascistoni figuriamoci”. La Maglie sbotta: “Ma vaffa***o (e fa il gesto con la mano nda)”. Poco dopo chiede la parola alla Merlino chiosando: “Io non ho mai avuto la tentazione di alzarmi e abbandonare una trasmissione, oggi l’ho avuta fortissima. Perché l’arroganza e lo spirito illiberale di Bentivogli se dovessi usare un termine che lui ama e io ritengo desueto è da “fascistoni”. Trattare così le opinioni di una minoranza, perché siamo una minoranza, è la cosa meno democratica che si possa concepire al mondo”.

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