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Altro che fascisti, "ecco chi sposta davvero i voti". Bomba elettorale di Mannheimer a L'aria che tira

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Qualcosa si sta muovendo nel consenso a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni amministrative, con i ballottaggi di Roma e Torino che svolgeranno il 17 e 18 ottobre? A rispondere alla domanda di Myrta Merlino martedì 12 ottobre a L'aria che tira, in odna su La7, è il sondaggista e sociologo Renato Mannheimer. 

 

Sul tavolo le feroci polemiche sugli scontri nella manifestazione no green pass di Roma e il tema del fascismo che torna dominante nella cronaca politica.

 

"Qualcosa si sta muovendo? Sì ma non gli equilibri di forza tra i partiti - spiega il sondaggista - nel sondaggio Swg" di La7, che vede Fratelli d'Italia primo partito vicino a Lega e Pd, Si vedono sposti spostamenti elettorali tranne la crescita del Movimento 5 Stelle, vedremo se durerà nel tempo". Non muove nulla, invece, "la questione del pericolo fascista. Dal punto di vista elettorale questi fascisti non valgono niente, è giusto indignarsi e ribellarsi contro la violenza ma non è l'elemento principale che sposta l'opinione pubblica". 

 

"Non muove né da una parte né dall'altra il brand anti-fascista?", chiede la conduttrice. "Il dibattito è giusto nei principi - spiega Mannheimer - però dal puntio di vista elettorale cambia poco. Diverso il discorso se parliamo del popolo die no-vax. In queste manifestazione c'erano, frustrati, commerciani no-green pass, ma anche tante persone spaventate dalla scienza", dice il sociologo. 

Gli ultimi sondaggi dicono che gli italiani favorevoli al green pass obbligatorio sono il 5 per cento, meno del numero dei vaccinati contro il Covid. "Perché c'è l'idea che il certificato limiti la libertà, anche se uno ce l'ha" perché altrimenti non lavora. 

"Da noi la protesta a un certo punto è stata caccolta dal Moviemnto 5 stelle"; ora questi elettori "vagano. Se qualche partito raccoglie questa pretesta allora lì si pone il problema". 

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