Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Si può rovesciare tutto", sondaggio terremoto a Dimartedì. Cosa dice Pagnoncelli, il partito che cresce di più

  • a
  • a
  • a

Mai così tanta incertezza con tre partiti assiepati in meno di due punti percentuali. Nel corso di Dimartedì su La7 il sondaggista Nando Pagnoncelli spiega le ultime rilevazioni Ipsos sui partiti politici e in collegamento con Giovanni Floris martedì 14 settembre Pagnoncelli fa il punto sul consenso ai partiti. 

 

Per il sondaggio Ipsos il primo partito resta la Lega di Matteo Salvini, data al 20,5 per cento. Mezzo punto in più del Pd mentre Fratelli d'Italia è al 18,8 er cento (in altre rilevazioni il partito di Giorgia Meloni è dato come primo partito, segnale di un clima di incertezza).

"Ci sono tre partiti separati da solo un 1,7 per cento, e dal punto di vista statistico questa graduatoria si può anche ribaltare" spiega il presidente dell'Ipsos a riprova della difficoltà di lettura dell'opinione pubblica, perché "sono tutti intorno al 19-20 per cento". 

 

Quarto nella rilevazione di Pagnoncelli il Movimento 5 Stelle  al 17 per cento. Il dato più positivo, rileva il sondaggista, è quello di Forza Italia con il partito di Silvio Berlusconi che tocca l'8,2%: "Si tratta del partito che ha guadagnato di più da luglio, un punto abbondante", quantifica il presidente dell'Ipsos. 

 

E gli altri partiti? Lontani anni luce. C'è un gruppetto intorno al due per cento con Italia Viva di Renzi, +Europa, Azione di Carlo Calenda e Sinistra al 2%, poi giù a scendere fino all'1 per cento di Articolo 1/Mdp, il partito del ministro della Salute Roberto Speranza.

Ma la vera incognita non è contenuta in queste percentuali. Il 38 per cento oggi dichiara di volersi astenere o essere indeciso rispetto al voto", spiega Pagnoncelli. Più di un terzo dell'elettorato generale, che potrebbe ribaltare le previsioni già nelle prossime elezioni amministrative. 

 

 

C'è anche spazio per un altro sondaggio sui temi caldi dell'attualità, come quello sui No Vax. Per il 56% degli italiani chi rifiuta il vaccino anti-Covid fa parte di  "una minoranza di esaltati". Il 28% però riconosce che "una qualche ragione ce l'hanno". Il 5% si sbilancia: "Hanno completamente ragione", mentre l'11% non ha una opinione al riguardo o comunque preferisce non esporsi.

Dai blog