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Così Donzelli (Fdi) seppellisce D'Amato e le cure da negare ai no vax: "Provocazione non intelligente"

Giada Oricchio
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"Provocazione non intelligente”. Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia tumula la proposta dell’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato di far pagare le cure ai non vaccinati contro il Covid-19 che finiscono ricoverati nelle Terapie Intensive.

 

Ospite del programma “L’Aria che Tira”, giovedì 2 settembre, Donzelli ha tolto il freno a mano e replicato duro: “Con una battuta potrei dire che D’Amato e Zingaretti potrebbero pagare loro i 13 milioni di euro di mascherine pagate e mai arrivate nella Regione Lazio. La sanità deve rimanere gratuita e le faccio un esempio concreto: è obbligatorio fermarsi con il semaforo rosso, se uno passa lo stesso e fa un incidente non è che poi si paga il Pronto Soccorso eppure l’obbligo c’è. Dire di pagarsi le cure a chi non ha fatto il vaccino è una provocazione e nemmeno troppo intelligente. Giocare a dividere gli italiani o a criminalizzare chi pone dei dubbi rischia solo di dare fiato e voce ai no vax e ai complottisti. Serve serietà, quella che manca in queste Istituzioni. State facendo terrorismo”.

 

L’assessore D’Amato ha replicato che il virus si trasmette, atti come passare con il rosso o della tossicodipendenza o del fumo sono individuali. Il virus significa bloccare la trasmissione: “I costi di agosto per le Terapie Intensive sono stati oltre 20 milioni di euro, bastava vaccinarsi per risparmiarli e spenderli per altro. La libertà individuale ha ricadute collettive. L’atto di non vaccinarsi ha riflessi sociali e di costi sanitari”. Donzelli ha concluso che vaccinarsi è importante e va fatto, ma che non si può sostenere che il green pass blocchi il contagio: “E’ un’informazione sbagliata e pericolosa. Si limita, ma non si blocca. Dire le falsità dà spazio ai no vax”.

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