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Silvio Berlusconi, il Cav si ferma ancora: "Serve riposo assoluto"

Gianni Di Capua
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C'è ancora ansia per le condizioni di salute Silvio Berlusconi. Venerdì mattina era stato ricoverato al San Raffaele a Milano ed era poi stato dimesso la sera, ma dal suo staff era arrivata la rassicurazione che si trattava di controlli di routine. Ieri, invece, il leader di Forza Italia ha dovuto rinunciare a un collegamento telefonico con «La Piazza 2021, la politica dopo le ferie», kermesse di Affaritaliani.it. Anche questo troppo impegnativo per il Cavaliere che dall'infezione di Covid non si è mai ripreso completamente.

«I medici gli hanno consigliato riposo assoluto» ha spiegato il suo ufficio stampa. Solo a mezzogiorno, nel diffondere la scaletta della serata, il collegamento telefonico era stato confermato, ma poco dopo le 20, quando il direttore di affaritaliani.it è salito sul palco, la kermesse ha preso l'avvio con l'intervista a Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana. A quel punto i responsabili della kermesse hanno spiegato di aver ricevuto dallo staff di Berlusconi l'annuncio del forfait.

Di fatto, l'ennesimo stop medico è la conferma di quanto il Covid abbia colpito gravemente il leader di Forza Italia che compirà 85 anni il prossimo 29 settembre. Già dopo la guarigione arrivata dopo due settimane di ricovero - l'ex premier aveva parlato di «una delle esperienze peggiori della mia vita. Ho capito e condiviso la sofferenza di tanti malati e di tante persone angosciate per la malattia dei propri cari». Poi era arrivato il lungo ricovero dell'aprile 2021, con il leader di Forza Italia in ospedale per quasi un mese. Altri accertamenti erano stati svolti a meta maggio, con diversi giorni di ospedalizzazione. Presente invece alla manifestazione, in collegamente video, il leader della Lega Matteo Salvini. Il quale, nel suo intervento, è tornato ad attaccare il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese per la gestione della questione immigrati. «0 il ministro dell'Interno comincia a fare il ministro dell'Interno presidiando le frontiere oppure - ha spiegato - se non ha voglia di farlo, lo lasci fare a qualcun altro». E qualche critica è arrivata anche nei confronti delle due ministre di Forza Italia, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, che hanno «blindato» proprio il ministro dell'Interno: «Che due ministri di FI difendano un ministro del Pd che sta facendo male il suo lavoro mi sembra curiosa come cosa».

Il leader della Lega ha poi affrontato temi più economici, come quello della riforma del Fisco e la Flat Tax. «L'abbiamo difesa per chi ha fino a 60m11a euro di reddito, il nostro obiettivo è di portare fino a 100ma euro il tetto - ha spiegato - Ovviamente non sarà il governo con Pd e Cinque Stelle ad approvare questa rivoluzione fiscale. Ma quando ci saranno le elezioni sarà il primo punto del nostro programma».

Infine Matteo Salvini è entrato nel dibattito sulla successione di Mattarella al Quirinale. Le elezioni ci saranno a febbraio dell'anno prossimo e il clima fra i partiti è già caldissimo. «Letta e Conte stanno tirando per la giacchetta Draghi - ha affermato - Se ritenesse di candidarsi, sarebbe una candidatura autorevole. Tutti i nomi fatti adesso sono come quelli del calciomercato. Troppo presto per parlarne, ci sono scuola, lavoro e quota 100». «Il centrodestra - ha proseguito - sicuramente, numeri alla mano, con la Lega come prima forza, può dire la sua. Berlusconi ha ragione a fare» un pensierino. «Penso che abbia fatto tanto per questo Paese dal punto di vista dell'economia, della comunicazione, dell'impresa e dell'innovazione. Se avesse questa ambizione, avrebbe tutto il diritto di averla».

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