Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Michaela Biancofiore disintegra l'ex grillina no-vax: dalla lotta alla casta a imbarazzante Marchesa del Grillo

  • a
  • a
  • a

La deputata Sara Cunial sta portando avanti una battaglia in dell’Hotel Cavallino Bianco, una struttura che si rifiutava di chiedere il green pass ai clienti. L’ex grillina, espulsa dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle per via delle sue posizioni contro i vaccini, ha fissato il domicilio parlamentare nella struttura, impedendo di fatto che le forze dell’ordine procedessero alla chiusura. Un comportamento che ha mandato su tutte le furie Michaela Biancofiore, parlamentare Coraggio Italia e membro della dirigenza nazionale: "La collega Sara Cunial è passata evidentemente dalla lotta ai privilegi, dall’ideale fuorviante de l’uno vale uno, grazie al quale è stata eletta nei 5 stelle, a quello della Marchesa del grillo. Per la serie ‘lei non sa chi sono io’ o meglio ‘io sono io…e voi non siete …nessuno’ Solo che non fa affatto ridere. Il farsi beffa delle prerogative parlamentari, per consentire la violazione delle leggi che noi stessi parlamentari scriviamo, come sta facendo lei con il caso dell’albergatore di San Candido nel mio Alto Adige, è un fatto gravissimo perché mina alla base lo stato di diritto”. 

 

 

“La bravata - prosegue l’affondo dell’onorevole Biancofiore - di eleggere a proprio domicilio di parlamentare l’albergo Cavallino Bianco di San Candido per evitare il provvedimento di chiusura della Provincia per chi non rispetta le norme anti Covid come ha ripetutamente fatto il proprietario Hannes Kühebacher fin dall’inizio della pandemia, in barba ai tanti albergatori corretti e responsabili, è per altro un boomerang. Se infatti l’albergo è domicilio della Cunial, la famiglia Rossi di Milano o Bianchi di Torino, non vi possono di certo soggiornare a pagamento, quindi il Kühebacher terrà aperto solo per lei, il che non mi sembra un gran guadagno. Oppure la collega Cunial deve affittare l’intero albergo come sua sede politica, ma ovvio non con le suddette famiglie all’interno, altrimenti la polizia potrà entrare eccome, paradossalmente a tutela della parlamentare affinché l’immunità dello spazio che occupa sia inviolato (appunto dal Sig. Rossi ecc)”. 

 

 

Dopo averla letteralmente disintegrata la deputata di CI effettua l’affondo finale: “Che la collega Cunial fosse un imbarazzo per l’intero parlamento non è una novità, ma che ambisse a far parte di un’élite irresponsabile sovrastante leggi, popolo e scienza, merita la condanna comune di tutti i colleghi parlamentari. Molti tra di noi, proprio perché chi fa le leggi deve essere di esempio ai cittadini abbiamo chiesto che il Green pass fosse obbligatorio anche per noi parlamentari, come la chiusura dei bar e della buvette alle 18.00 durante le restrizioni. Mi auguro che il Presidente Fico dia attuazione a questa ovvia misura e che la collega Cunial, se non vaccinata e quindi priva di Green Pass, possa certo non venire in parlamento continuando ad inneggiare ai no vax, ma senza ricevere la relativa indennità. Non si aiuta il turismo disertando le regole, ma solo debellando la pandemia”.

 

Dai blog