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Ci sono rimasto male, errore di Draghi. Lo sfogo di Salvini: basta imposizioni

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"Sono rimasto stupito negativamente. Ma non voglio commentare le sue parole”. Non nasconde la sua delusione Matteo Salvini in un’intervista al Corriere della Sera rilasciata a seguito delle parole di Mario Draghi sui vaccini. “L’avevo sentito prima del Consiglio dei ministri e avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa” incalza il leader della Lega, che boccia il green pass: "Resto contrario, sono contento che non sia passato il cosiddetto modello francese che sarebbe stato molto più restrittivo. Chi manifesta non è No vax. Conosco tanta gente che è vaccinata che si oppone alle restrizioni e che invoca la libertà di scelta. Mercoledì a Roma saranno in tanti a far sentire la loro voce. Non vedo che male facciano. Di certo non sarò io a ghettizzarli. E altrettanto sicuramente non voglio vivere in una nuova Unione Sovietica. Abbiamo cercato di limitare i danni che sarebbero derivati nel caso di applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni”.

 

 

Sul vaccino ai ragazzi, il leader della Lega rivela di essere in contrasto con le posizioni del Generale Francesco Paolo Figliuolo, ma vede spiragli per un cambiamento: "Gli ho scritto manifestandogli il mio dissenso e allegandogli il parere di scienziati di chiara fama. Lui mi ha risposto assicurandomi che avrebbe approfondito. Vediamo…".

 

 

Il tema caldo resta sempre quello del green pass obbligatorio per alcune attività: “Il presidente - va avanti Salvini - ha fatto questa scelta d’intesa con Speranza. Noi avremmo agito diversamente. A differenza dei 5 Stelle che minacciano e poi non fanno nulla, noi se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo a voce alta ma non mettiamo a rischio gli equilibri. Siamo stati gli unici ad opporsi in Consiglio dei ministri. Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione. Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione. Io sono per la libertà di scelta. Da vaccinato non voglio imporre niente a nessuno. Se tanti hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione sono contento per loro. Però - conclude il numero uno del Carroccio - stiamo attenti alle controindicazioni”.

 

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