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Tra Gasparri e la Picierno è rissa totale sul ddl Zan

Giada Oricchio
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Il ddl Zan spacca la politica fuori e dentro l’aula del Senato, anche in tv. Urla e offese tra il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, e l’eurodeputata del Pd, Pina Picierno: “Dice solo bugie”, “Nazista”.

La legge Zan vuole introdurre aggravanti specifiche per i crimini d'odio e discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabilità. Il testo prosegue il suo percorso dopo che sono state respinte le pregiudiziali di costituzionalità di FdI e Lega e le tre proposte di sospensiva. Lo stallo politico permane e gli schieramenti sono chiari: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega contro il provvedimento, Pd, M5s e LeU a favore del testo approvato dalla Camera, con Italia Viva e Autonomie a fare da ago della bilancia.

 

 

 

 

 

Il 20 luglio è il termine ultimo per presentare gli emendamenti e l’iter potrebbe slittare a settembre. A dividere le forze politiche sono il significato di “identità di genere” e in cosa si configurino o non configurino le condotte antigiuridiche. Durante la trasmissione L’Aria che Tira, giovedì 15 luglio su LA7, Pina Picierno prima ha battibeccato con il senatore Pillon: “Continua a dire un sacco di bugie, non c’è un articolo della legge che dice che i bambini devono scegliere a 3 o 4 anni a che sesso appartenere. La legge Zan si occupa di crimini d’odio, non di questo. Vi dovete vergognare”, poi si è azzuffata con Maurizio Gasparri. Secondo il senatore, la legge rischia di naufragare perché Zan e il Pd sono intolleranti sul testo: “Forza Italia è per l’aggravamento delle sanzioni sull’omotransfobia, ma l’autodichiarazione di genere non c’entra con la norma antidiscriminazione. L’articolo che parla di reato di opinione non c’entra e così l’indottrinamento a scuola ai bambini di 7-8 anni sulla transessualità”. La Picierno nega che ci sia un obbligo: “Le scuole volontariamente e nell’ambito dell’autonomia scolastica possono promuovere programmi che sensibilizzano contro la discriminazione” e Gasparri: “Se l’intento è introdurre una rivoluzione antropologica con condizionamento nelle scuole noi diciamo no”. La deputata del Pd diventa una belva e lo interrompe: “Ma dove sta scritta questa cosa delle scuole? Dove? E’ una bugia! Dimmi qual è l’articolo dove si dice che si può cambiare sesso” e l’ex ministro esaspera i toni: “Posso parlare?! Picierno, Zan e Letta sono intolleranti, sono dei nazisti. Non vogliono far lavorare il Parlamento, vogliono chiuderlo. Sì, nazisti”. La Picierno chiosa: “Fascisti e nazisti stanno dalla sua parte, noi li abbiamo sempre combattuti. Non c’entrano niente con la mia storia politica, ma con la sua”.

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