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M5s, Giuseppe Conte ora fa fuori Grillo: per il nuovo statuto non conta niente. E Beppe scende a Roma

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Il piano di Giuseppe Conte è, dopo il doloroso distacco da Davide Casaleggio, fare fuori politicamente anche Beppe Grillo. L'avvocato del popolo vuole mettersi alla guida del Movimento 5 Stelle senza il rischio di ritrovarsi davanti l'ostacolo ingombrante del fondatore, anche alla luce delle ultime uscite come l'incontro con l'ambasciatore cinese in Italia che ha imbarazzato i grillini di governo .

 

L'ex premier ha ultimato il nuovo statuto del Movimento. Un documento di dimensioni "ciclopiche" racconta la Stampa che in un retroscena fa sapere che Conte, nella stesura delle nuove regole dei 5Stelle ha cercato in tutti i modi di limitare il ruolo del fondatore fino a comprimerne l'"agibilità politica". Tutte le scelte del Movimento saranno appannaggio del capo politico (Conte medesimo) e della segreteria, "sentiti i gruppi parlamentari e, solo in alcuni casi, gli iscritti" (addio alla democrazia diretta permanente...).

 

 Insomma, nel M5s di Conte devono decidere solo Conte e pochi altri, ma non Beppe. Un orientamento, quello dello statuto che deciderà le sorti del Movimento 5 Stelle dopo la rottura con l'associazione Rousseau di Davide Casaleggio, figlio dell'altro co-fondatore Gianroberto, che mette ai margini politicamente Grillo e impedisce interventi non richiesti per influenzare l'indirizzo politico dell'organismo che diventa sempre di più un partito tradizionale nella forma e nella sostanza. 

 

Per portare a termine il suo piano, però, Giuseppi ha bisogno del benestare di Grillo. Pertanto gli ha inviato la bozza definitiva dello statuto che il comico, impegnato proprio a preparare l'incontro con l'ambasciatore cinese, ha potuto leggere solo una volta e senza soffermarsi troppo sui punti critici. E così  ha dato tutto al nipote, Enrico Grillo, avvocato, che ha trovato alcuni elementi da cambiare. Oggi si potrebbe trovare una versione definitiva che vada bene al fondatore, ma comunque Grillo pare intenzionato a vedere faccia a faccia Conte prima di dare l'ok ed è atteso a Roma. "Le discussioni tra Conte e Beppe Grillo riportate in queste ore da alcuni organi di stampa non corrispondono a verità. Conte e Grillo stanno lavorando in un clima di estrema collaborazione, anche personale, per limare gli ultimi dettagli dello Statuto", insistevano ieri sera fonti M5s, nel tentativo di gettare cenere sopra le brace. 

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