Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Sul lavoro dice quattro cose diverse, Letta contro Salvini. Poi ci ripensa

  • a
  • a
  • a

Sui temi del lavoro e del blocco dei licenziamenti, «Salvini in 4 giorni ha detto 4 cose diverse. Sulla pelle dei lavoratori non dirò mai una cosa tirata per i capelli. Su questi temi la serietà è la cosa più importante di tutte». Lo ha detto Enrico Letta, segretario Pd, ospite di Agorà su Rai3. Secondo il segretario dem, «il blocco generale di tutti i licenziamenti non ha senso: basti pensare alla buona ripartenza dell’edilizia (dove il blocco scadrà il 30 giugno) - aggiunge - In altri settori, come il tessile, il problema è enorme e noi lavoriamo su gradualità e selettività».

 

 

 

Poi il segretario Pd ci ripensa e tende la mano al leader della Lega. Sui temi della giustizia, del fisco e dell’immigrazione con Salvini il problema non è «se si può trovare una sintesi. Il tema è che la sintesi si deve trovare - ha aggiunto - Sosteniamo la ministra Cartabia con grande forza. Mi verrebbe da dire: se non ora quando?» Sulla questione delle tasse - ha spiegato infine - «dobbiamo premiare la fedeltà fiscale».

Discorso a parte sui candidati alle prossime elezioni amministrative. Le primarie del Partito democratico, sono «primarie vere» che «si fanno per vedere cosa i cittadini pensano. Si guardi invece a cosa sta succedendo nel centrodestra, che è sicuro di governare dopo Draghi ma non è in grado di trovare un sindaco a Roma e Milano -  ha detto Letta - Il centrosinistra sta andando alle amministrative con un’ottima modalità di gioco e il 20 giugno sarà una grande festa di popolo», ha assicurato. 

 

 

 

Sul tema delle correnti «c’è in ogni partito veramente democratico. Il mio sforzo è che ci siano non filiere di potere ma aree di dibattito». La conduttrice Costamagna punta il dito sul trasformismo. «Dall’inizio della legislatura stiamo vivendo un trasformismo parlamentare impressionante: i cambi di casacca sono talmente vorticosi che nessuno è più in grado di dire chi rappresenta chi -  ha detto Letta - È una democrazia sana questa? No. Per questo voglio portare avanti la proposta di limitare il ruolo del Gruppo Misto, che è il gruppo più importante in Parlamento perché è considerato come una specie di paradiso. Il tema dei cambi di casacca - ha concluso - è uno di quelli su cui stiamo lavorando, ed è uno dei sintomi di una democrazia malata insieme alle liste bloccate e ai parlamentari imposti dall’alto». 

 

 

 

Dai blog